Recensioni e Commenti sul mio ultimo libro – E Interviste

novembre 21, 2021

 

QUI DI SEGUITO – dopo una mia breva Presentazione di questo mio ultimo libro L’Unione Europea Origini Presente Prospettive future Edizioni SIMPLE 2021 –  commenti e recensioni  di professori, giornalisti, esperti, dirigenti sindacali, ecc.   Il volume e’ acquistabile dall’editore(SIMPLE) e sui principali bookshop on line, e in alcune librerie fisiche quali -a Roma- la Libreria Minerva a Piazza Fiume e la Libreria Mondadori in via Piave. Leggi il seguito di questo post »

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TOSCA al Teatro Verdi (Salerno, 30 maggio – 2 giugno 2023)

Maggio 30, 2023
Si ringrazia Elena Paruolo per questo suo contributo. Al teatro Verdi di Salerno, con regia di Alfonso Signorini e direzione del maestro Daniel Oren –  torna in scena Tosca, immortale opera lirica del grande Giacomo Puccini (su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica) che – sin dai primi accordi – regala intense emozioni. Ricca di colpi di scena, Tosca tiene lo spettatore in costante tensione.  E il discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido, passando (con tutta la sua ricchezza di continui cambiamenti di colori, dinamiche e tempi)  da brevi incisi tematici spesso costruiti su armonie dissonanti, a melodie, e a sonorità che anticipano l’estetica dell’espressionismo musicale tedesco. La trama si svolge a Roma nell’atmosfera segnata dall’eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia, e dalla caduta della prima Repubblica Romana, dopo la battaglia di Marengo, Angelotti, bonapartista ed ex console della Repubblica Romana, fuggito dalla prigione trova rifugio nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, dove la marchesa Attavanti, sua sorella, gli ha fatto trovare le chiavi della sua cappella.  Vi incontra il cavalier Mario Cavaradossi che nel suo quadro – nella figura di Maddalena – ha ritratto (a sua insaputa) la bella marchese.  Mentre preparano un piano di fuga, arriva Tosca, amante di Cavaradossi, che – visto il ritratto – fa una scenata di gelosia a Mario che, a fatica riesce a calmarla e congedarla. Tosca allontanatasi, Angelotti esce dal nascondiglio e riprende il dialogo con Mario che gli offre protezione, e decide di accompagnare Angelotti per coprirlo nella fuga. Portano con loro il travestimento femminile, dimenticando però il ventaglio nella cappella. La falsa notizia della vittoria delle truppe austriache su Napoleone a Marengo fa esplodere la gioia nel sagrestano. Ma improvvisamente sopraggiunge con i suoi scagnozzi il barone Scarpia, capo della polizia papalina che, sulle tracce di Angelotti, sospetta fortemente di Mario, anch’egli bonapartista. Trovato il ventaglio dimenticato da Angelotti, Scarpia cerca di coinvolgere Tosca, di cui è segretamente innamorato, ritornata in chiesa per informare l’amante che il loro progetto amoroso per la serata, era sfumato, in quanto chiamata a cantare a Palazzo Farnese per festeggiare l’avvenimento militare. Usando il ventaglio dimenticato, Scarpia suscita la morbosa gelosia di Tosca. Ed immagina con gioia feroce sia l’impiccagione di Cavaradossi che di avere Tosca fra le sue braccia. Furente Tosca, seguita dai gendarmi, li porta a sua insaputa fino alla villetta di Mario, in cui comprende il grave errore causato dalla sua gelosia. Gli sbirri perquisiscono a fondo la dimora. Ma non trovano Angelotti. Mario – arrestato e portato al cospetto di Scarpia – dopo il suo rifiuto di rivelare il nascondiglio di Angelotti è sottoposto a torture. Tosca – che poco prima aveva eseguito una cantata al piano superiore del Palazzo Farnese – viene convocata da Scarpia, il quale fa in modo che ella possa udire le urla di Mario. Stremata dalle grida dell’uomo amato, la cantante rivela a Scarpia il nascondiglio dell’evaso. Mario, condotto alla presenza di Scarpia, apprende del tradimento di Tosca e si rifiuta di abbracciarla. Intanto arriva un messo ad annunciare che la notizia della vittoria delle truppe austriache era falsa, e che invece è stato Napoleone a sconfiggere gli austriaci  a Marengo. Mario inneggia ad alta voce alla vittoria. E Scarpia lo condanna immediatamente a morte per impiccagione, facendolo condurre via.  Più tardi arriva anche la notizia che Angelotti si è suicidato all’arrivo degli sbirri. Scarpia ordina che il suo cadavere sia impiccato accanto a Cavaradossi. Disperata, Tosca chiede a Scarpia di accordare la grazia a Mario. Il barone acconsente solo a patto che lei gli si conceda. Anche se inorridita, Tosca gli dice che gli si concederà. Scarpia convoca quindi Spoletta e, con un gesto d’intesa, fa credere a Tosca che Cavaradossi sarà fintamente giustiziato mediante una fucilazione simulata, con fucili caricati a salve. Dopo aver scritto il salvacondotto che permetterà agli amanti di raggiungere Civitavecchi, Scarpia si avvicina a Tosca per riscuotere quanto pattuito, ma questa, che nel frattempo aveva preso un coltello dal tavolo, lo colpisce dritto al cuore e Scarpia muore. E  – preso il salvacondotto – scappa via. È l’alba. In lontananza un giovane pastore canta una malinconica canzone in romanesco. Sui bastioni di Castel Sant’Angelo, Mario – pronto a morire – inizia a scrivere un’ultima lettera d’amore alla sua amante, ma, sopraffatto dai ricordi, non riesce a terminarla. Arrivata inaspettatamente, Tosca gli spiega di essere stata costretta ad uccidere Scarpia. Mostrando il salvacondotto, lo informa della fucilazione simulata, e scherzando, gli raccomanda di fingere bene la morte. Mario però viene fucilato veramente. Tosca – sconvolta e inseguita dai poliziotti che hanno trovato il cadavere di Scarpia –  grida “O Scarpia, avanti a Dio!” E si getta dagli spalti del castello. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0j2HwWy8ds3761bqxEzrYiwGwokio4zUpvHTnPm8qUY7ysm9RTRDVPbRpfbY6TrHUl&id=1141940195

Un valzer lento all’imbrunire: romanzo di Graziella Diano Naf

Maggio 21, 2023

Un valzer lento all’imbrunire (ChiPiùNeArt Edizioni) di Graziella Diano Naf è un bel romanzo d’avventura e di guerra e, insieme, di testimonianza, all’autrice ispirato dai diari segreti del suo papà, ritrovati nel sotto fondo della sua scrivania.  

Descrivendo essenzialmente la fuga di alcuni Internati Militari Italiani da un campo di prigionia-lager in Alsazia verso la Svizzera, questa storia – insieme individuale e collettiva – porta alla luce un pezzo oscuro della storia italiana.

In effetti, la vicenda degli Internati Militari Italiani si iscrive nel drammatico periodo della Seconda guerra mondiale che va dall’8 settembre del 1943 alla liberazione.  Moltissimi soldati italiani (più di 600 000) – sorpresi dall’armistizio mentre erano impegnati in vari fronti europei –  vennero catturati, spesso con inganno, dagli ex alleati. E costretti a lavoro forzato (nell’industria bellica e pesante, in agricoltura, nell’edilizia), umiliazioni e privazioni di ogni tipo, fame e persecuzione, in campi di prigionia tedeschi, o a combattere sotto la bandiera della repubblica di Salò.  Molti optarono per la prima delle due scelte.

Benché prigionieri di guerra, non vennero loro riconosciute le tutele previste dalla Convenzione di Ginevra del 1929.   Il 12 agosto 1944, un accordo tra Hitler e Mussolini li trasformò in “lavoratori civili” formalmente liberi, ma la loro condizione era in realtà quelli di lavoratori coatti privi di diritti e di libertà.

 I sopravvissuti fecero ritorno in Italia tra l’estate del 1945 e quella del 1946 a bordo di treni merci.

Appuntamento a Londra al Teatro Lo Spazio (Roma 20-21 maggio 2023)

Maggio 18, 2023

Appuntamento a Londra –  diretto da Ilenia Costanza, con Guido Lomoro e Enzo Piscopo – è la storia dell’incontro, in un noto albergo londinese, tra un ricco uomo d’affari peruviano e una donna, che si presenta come la sorella del suo vecchio amico d’infanzia, sparito per ragioni mai svelate.  In un susseguirsi di colpi di scena, l’identità della donna si fa sempre più ambigua ed inquietante. 

Nasce un thriller –  un gioco pericoloso – che rivela verità scomode.

CHI M’HA VISTA al Teatro de’ Servi (Roma, 23 maggio-4 giugno 2023)

Maggio 18, 2023

Prendendo spunto dal famoso programma RAI “Chi l’ha visto” le autrici-attrici, con ironia e disincanto, si chiedono se tutte le persone scomparse vogliano davvero essere ritrovate.  Ne nasce  una carrellata di situazioni paradossalmente comiche, ma anche uno sguardo cinico sulla realtà.

Da una casa di morti -alTeatro dell’Opera (Roma, 23-30 maggio 2023)

Maggio 18, 2023

In un campo di prigionia siberiano arriva un nuovo detenuto, Alexandr Petrovič Gorjančikov: un giovane aristocratico, annunciato come prigioniero politico. I detenuti – tra vessazioni delle guardie e lavori forzati –  si presentano al nuovo arrivato, ognuno ripercorrendo la propria storia e i motivi della prigionia.  Carcere duro, privazione /e bisogno della libertà, il controllo sociale, colpa e pena, questi i temi di questa splendida opera da conoscere.

Ispirata dalle omonime memorie romanzate di Fëdor Dostoevskij sulla vita dei detenuti in un campo di prigionia in Siberia (dove lui stesso era stato detenuto, per motivi politici, per quattro anni) Da una casa di morti è il secondo tassello di un progetto triennale dell’Opera di Roma, dedicato al compositore ceco Leoš Janáček: progetto, inaugurato con la Káťa Kabanová della stagione 2021/2022, che si co ncluderà nel maggio del 2024 con la rappresentazione di Jenůfa.  Lo spettacolo è coprodotto con la Royal Opera House Covent Garden di Londra, il Théâtre de La Monnaie di Bruxelles e l’Opéra national de Lyon.

Sul podio il giovane bielorusso Dmitry Matvienko, nel 2021, premiato alla prestigiosa Malko Competition di Copenaghen.

Per avvicinare l’opera al nostro presente il regista Krzysztof Warlikowski ha ambientato il tutto in un carcere contemporaneo americano, e non in un campo di prigionia siberiano. E ha scelto di aprire lo spettacolo con un video di Michel Foucault che riflette sulla giustizia, sulla sorveglianza e sull’esercizio del potere.  Krzysztof Warlikowski  – premiato con il Premio Europa (2008) e con il Leone d’Oro (2021) alla carriera teatrale a La Biennale di Venezia – da venti anni  è fautore di un profondo rinnovamento del linguaggio teatrale europeo, anche tramite l’utilizzo di riferimenti cinematografici, un uso originale del video e l’invenzione di nuove forme di spettacolo finalizzate anche  a ristabilire il legame tra l’opera teatrale e il pubblico, che spinge a riflettere.  

Accanto a Warlikowski e Matvienko, vi è un cast internazionale che vede in primo piano il basso-baritono statunitense Mark S. Doss e il tenore Pascal Charbonneau. Tra i tenori anche Štefan Margita, Erin Caves, Julian Hubbard , Marcello Nardis, Pawel Żak, Michael J. Scott, Christopher Lemmings e Colin Judson. I baritoni sono Lukáš Zeman, Nikita/Čekunov, Aleš Jenis e Leigh Melrose. Il basso è Clive Bayley. Completano il cast Eduardo Niave, Carolyn Sproule, unica voce femminile nel ruolo della prostituta. Maestro del coro è Ciro Visco. In linea con la produzione della Royal Opera House di Londra del 2018, la drammaturgia è a cura di Christian Longchamp e le scene e i costumi sono di Małgorzata Szczęśniak. Alle luci Felice Ross e ai video Denis Guéguin. I movimenti coreografici sono di Claude Bardouil.

Ogni rappresentazione è in lingua originale con sovratitoli in italiano e inglese.

Emilio Aversano,  pianoforte (Teatro Verdi Salerno, 18 maggio 2023)

Maggio 16, 2023

Si ringrazia Elena Paruolo per questo su contributo

Il leitmotiv di questo splendido concerto di Emilio Aversano è il classicismo inteso come recupero della tradizione classica greca e latina. È in tale direzione che si muove la scelta di presentare due Sonate di Domenico Scarlatti (grande scuola napoletana del 1700 grande scuola napoletana del 1700) e due Sonate di L. Van Beethoven, oltre che due improvvisi dall’op. 90 di F. Schubert e due notturni di Chopin.

Riccardo III al teatro Quirino (Roma 16-21 maggio 2023)

Maggio 14, 2023

In una dimensione internazionale complessa – dominata da rigurgiti nazionalisti, intolleranza religiosa, razzismo, ecc. – questo dramma di /da Shakespeare è di drammatica attualità. 

Cosa spinge le persone a cadere nelle mani di un tiranno? Perché non ci si sottrae collettivamente alla violenza e alla sopraffazione? Perché la sfrenatezza è affascinante?

“Il viaggio di Riccardo III, qui interpretato da Paolo Pierobon – sottolinea la regista ungherese Kriszta Székely  dev’essere per tutti noi un esempio di quanto l’ardore e la ricerca sfrenata del potere non conosca limiti umani, e che chi pecca di prepotenza alla fine sarà prigioniero del proprio inferno. Si tratta di una parabola. Un esempio. Uno specchio insanguinato, una preghiera oscura con la speranza di un mondo migliore».

RiccardoIII e’messo in scena in una chiave, moderna e innovativa (anche per le scenografie multimediali): sorprendente, e anche scioccante per gli amanti della tradizione. Ne deriva uno spettacolo capace di catturare l’attenzione per la sua dimensione brillante, e da thriller che crea suspence, in una ben nota storia ( di sete di potere, corruzione violenza e spregiudicatezza, false promesse e tradimenti) del passato, con maestria, per certi aspetti aggiornata ad oggi. Interessante quindi l’immersione della (nota e pur atemporale) dinamica del potere, nei giorni nostri. Non mancano riferimenti alla Russia, all’Iran, alla Cina, alle fake news, alla difesa dei diritti umani, a armi e pace, all’apparizione sulla scena di tanti nuovi Riccardi III, e ad altri aspetti della nostra era. Bravissimi tutti e – ovviamente – il grande PaoloPierobon e la regista.

PRELUDES -Danze per tre al pianoforte – al Teatro Verdi (Salerno 14 maggio 2023)

Maggio 11, 2023

Si ringrazia Elena Paruolo per questo suo contributo.

Preludes è un progetto multidisciplinare, in cui musica e danza si fondono, con armonia e raffinatezza, suscitando splendide emozioni.  

Preludi di Chopin, Debussy, Rachmaninov e Bach vengono suonati dal vivo dalla giovane e affermata pianista Sofia Vasheruk, mentre tre ballerini d’eccezione quali Anbeta Toromani, Alessandro Macario e Amilcar Moret Gonzalez, danzano le coreografie di Massimo Moricone, talento riconosciuto  da numerosi Premi internazionali. I costumi di Luca Dall’Alpi e il disegno luci di Claudio Schmid completano il cast.

Vera opera d’arte!

L’OMBRA DI TOTO’ Al TEATRO QUIRINO (Roma 11 -12 maggio 2023)

Maggio 11, 2023

A Napoli, 17 aprile 1967, giorno del funerale del grande Totò, nella folla – indicando una persona – una donna urla “O mio dio! Ma quello è… sì quello è proprio lui…”.  Un uomo esclama: “Guardate là! Totò è vivo! Totò non è morto! è resuscitato!”. Gli fa eco un’altra popolana…

Ma che sta succedendo?  Avvicinato da una giornalista del quotidiano Il Mattino di Napoli la persona che viene indicata rilascia un’intervista. E’ Dino Valdi (Osvaldo Natale) –sconosciuto ai più – che  per molti anni è stato a fianco del grande attore. Lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco.

Lo spettacolo al Quirino è un’intervista immaginaria. Per una volta, l’umile Dino diventa protagonista assoluto di una storia che non è la sua.

 Attraverso i suoi ricordi, riemergono  fatti ei personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.

Agenda geopolitica 24 aprile 2023 -Fondazione Ducci

Maggio 9, 2023

In Agenda geopolitica 24 aprile 2023, c’è il mio articolo: UE e politiche migratorie:a che punto siamo?

Buona lettura a chi dovesse decidere di leggerlo.