Archive for gennaio 2023

AIDA di Verdi al teatro dell’Opera di Roma (31 gennaio-12 febbraio 2023)

gennaio 28, 2023

Al Teatro Costanzi, firmata dal regista Davide Livermore e diretta dal Direttore musicale dell’Opera di Roma Michele Mariotti, è in scena una nuova produzione dell’Aida – celebre opera di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni che sviluppa una trama abbozzata in francese da Camille du Locle su indicazione dell’archeologo Auguste Mariette (primo direttore del Museo Egizio del Cairo) –  splendido inno all’Amore (e al rispetto della diversità)  prima che opera patriottica!

Caratterizzato da un forte – e costante – gran pathos è un gran bello spettacolo, questo ora in scena a Roma.

Splendida la musica. .“L’immensa partitura di Aida –  sottolinea il Michele Mariotti – si lascia leggere naturalmente come un dramma intimo prima ancora che glorioso e patriottico. Voglio partire dai sentimenti nascosti dei personaggi che emergono dalla musica, oltre che dal libretto, per esaltarne le innumerevoli sfumature”.   Originale, e a suo modo monumentale, la scena a firma di David Livermore, frutto di movimenti coreografici e di un mix di stili e forme, riuscito (soprattutto  nella scena del gran giudizio dinanzi ai sacerdoti) anche se con fontane di sabbia talvolta ridondanti.   Emozionanti, le belle perfomance del coro, guidato dal nuovo maestro Ciro Visco.

Calda e intensa, l’interpretazione di Aida del soprano bulgaro, Krassimira Stoyanova, che l’ha cantata nei più grandi teatri del mondo, dalla Scala al Teatro Real di Madrid, passando per la Chicago Symphony Orchestra dove sul podio c’era il maestro Riccardo Muti. Con lei si alterna Vittoria Yeo (2, 5 e 11 febbraio).    Riconosciuta  leonessa – nella parte di Amneris – è la verdiana mezzosoprano Ekaterina Semenchuk, che si alterna con Irene Savignano, diplomata di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma (recite del 2, 5, 7 e 11 febbraio).

Vero fenomeno tenorile è – nel ruolo di Radames – Gregory Kunde (reclutato all’ultimo in sostituzione del previsto Fabio Sartori) che si alterna con Luciano Ganci (2, 5, 7 e 11 febbraio).  Amonasro è il baritono Vladimir Stoyanov, mentre il basso Riccardo Zanellato è Ramfis. Nella parte della sacerdotessa è impegnata Veronica Marini, in quella del Re Giorgi Manoshvili, mentre Carlo Bosi interpreta il Messaggero.

Ma ciò detto… qual è la trama di questa bella opera?  – Isma’il Pascià, Khedivé d’Egitto, commissionò a Verdi un lavoro per celebrare l’apertura del Canale di Suez. Al suo rifiuto, il khedivé insistette, riservandosi però –  in caso di definitivo rifiuto – di rivolgere l’offerta a Charles Gounod o a Richard Wagner.  Infine, lo scetticismo iniziale di Verdi fu vinto dall’opera di persuasione di Mariette e du Locle, che esclusero la necessità che il maestro si dovesse recare di persona in Egitto, proponendogli di realizzare le prove a Parigi o Milano.  A convincerlo definitivamente fu – più che l’alto compenso –  la lettura dello “scenario”, che trovò «ben fatto» e «splendido di mise en scene». Come condizioni impose un completo controllo sulla realizzazione del libretto, sull’allestimento e sulla scelta del cast.  La prima rappresentazione di Aida avvenne al Cairo il 24 dicembre 1871, riscuotendo grandi consensi.  Concordata per il gennaio 1871, fu ritardata a causa dell’assedio prussiano a Parigi durante la guerra franco-prussiana, che impedì l’accesso ai laboratori dell’Opéra dove erano stati realizzati costumi e scenografie.

Questa la sua trama. L’Aida è ambientata in Egitto al tempo dei faraoni: Radames, valoroso comandante militare egiziano, viene incaricato di contrastare l’invasione dell’esercito nemico etiope. Ma, benchè amato da Amneris, si innamora di Aida, una schiava etiope, combattuta fra l’amore per Radames e l’affetto per il suo popolo.  Amonasro,  padre di Aida, pure fatto prigioniero –  spiando un incontro dei due innammorati – viene a conoscenza del luogo dove l’esercito egiziano attaccherà quello etiope, da Radames confidato ad Aida. Farà fallire l’attacco. E la guerra verrà vinta dagli etiopi.  Amareggiato per essere caduto nel tranello, Radames si consegna nelle mani del gran sacerdote per farsi punire.  Il gran sacerdote lo condanna a morte. E ordina di farlo seppellire vivo.  Vicino al suo sepolcro, Radames trova inaspettatamente Aida che, coraggiosamente, affronta la morte con lui.

Nella disposizione scenica di Aida (la cui trama non si evolve a favore dell’Egitto) i personaggi e Amonasro dovevano avere la pelle più scura degli egiziani.  Superando l’interpretazione di Said, non è l’Egitto che è orientalizzato, ma sono le vittime imperiali dell’Egitto, ossia i mori e gli etiopi, e soprattutto le donne.

Da qui un ampio dibattito sulla black face, tema del numero zero della nuova rivista del teatro dell’Opera di Roma: Calibano.

CALIBANO – Il numero zero di questa nuova rivista (le cui immagini sono create con tecnologia Text To Image, cioè da un software di intelligenza artificiale cui sono state fornite parole chiave o parti di articoli) – è dedicato a Aida.   E – prendendola in esame nel contesto dell’imperialismo europeo –  si sofferma sul tema del Blackface.  Tema che tende a polarizzare.  Negli USA (che hanno un problema razziale) è un tabù assoluto, e non se ne può neanche parlare.  Da noi – invece –  è un tema di cui non si vuole sentire parlare, dicendo che è un tema che non ci appartiene, e che non fa parte della nostra cultura.  Il numero zero di CALIBANO non ha voluto aderire a questa polarizzazione.  E prova a capire cosa c’è in mezzo, chiedendosi, cosa succede, oggi, quando si pretende l’attore nero per un nero, un omosessuale per un omosessuale.

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CON ALTA ROMA – ROMA FASHION WEEK (31 gennaio 2023-2 febbraio 2023) – la Moda torna a Roma

gennaio 28, 2023

ALTAROMA –  dal 2002 – si propone come luogo di incontro tra nuovi trend e come importante vetrina (nazionale e internazionale) per i creativi del settore moda.   Partecipata, tra altri, dalla Camera di Commercio di Roma e dalla Regione Lazio e supportata da Agenzia ICE,  promuove eccellenze del Made in Italy (lavorazioni artigianali di stilisti e designer) con attività di scoutinge formazione per supportare giovani talenti e nuovi brand.

E si impegna a valorizzare brand, designer e piccole aziende del Made in Italy, tra altro, attraverso il progetto showcase (nato nel 2018 con il supporto il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Agenzia ICE ).

Nel 2023, ALTAROMA diventera’ una Fondazione trai cui soci ci sara’anche il Comune di Roma: v.mia diretta su Facebook – il cui link e’qui riportato. “Oggi – spiega Silvia Venturini Fendi – Roma ha un’identità chiara e svolge un ruolo determinante nel sistema moda italiano e ha delle potenzialità enormi che le permetterebbero di rafforzare ancora di più il suo posizionamento come polo strategico e integrato con le altre istituzioni della moda nazionale. La missione di sostegno ai giovani talenti è un lavoro difficile che non si può svolgere senza il supporto convinto e continuativo delle istituzioni. Sono fiduciosa che le istituzioni che hanno sostenuto Alta Roma fino a oggi a livello nazionale, come Ice e Maeci, e locale, come Regione, Camera di commercio e, nell’ultimo periodo, anche il Comune, possano rafforzare in futuro la loro collaborazione e trovino quella fondamentale unità di intenti, che è decisiva e che, riferendomi in particolare al nostro territorio, è l’ingrediente imprescindibile che è mancato ad Altaroma frenandone la piena evoluzione”..

In effetti la sua attività si svolge attraverso più Progetti:

  • FASHION HUB dedicato all’attività di scooting formazione e promozione dei fashion talents del Made in Italy  –  Altaroma mette a disposizione di stilisti  emergenti (provenienti da Accademie di Moda, Istituti e Università della Moda) lo spazio di Fashion Hub  con cui gli stilisti possono disporre del know how di Altaroma, di un network di professionisti e di una considerevole contact list, e anche di un Ufficio stampa, e di una  Sala sfilata, che offre loro la possibilità di portare le proprie collezioni in passerella e presentarle ad una esclusiva platea di giornalisti del settore. .
  • WHO IS ON THE NEXT – organizzato in collaborazione con Vogue Italia – è il Progetto con cui ALTA MODA afferma il suo ruolo di scouting project, volto a promuovere nuovi talenti. Pur mantenendo una forte connessione con le tradizioni artigianali e l’eccellenza Made in  Italy, Who Is On Next? permette ai brand emergenti di esporre le loro creazioni di fronte a  una giuria di esperti e ottenere supporto per consolidare i loro nomi nei mercati nazionali ed internazionali.
  • SHOWCASE ROMA – organizzato in collaborazione con ICE Agenzia – è dedicato a brand e designer indipendenti. E’ la vetrina di ALTA ROMA creata per dare visibilità ai designer emergenti che si distinguono nel panorama del nostro Paese. Ed è il prosieguo naturale dell’attività di scouting di Altaroma con l’ausilio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Agenzia ICE, che sostiene Showcase nella promozione delle imprese italiane a livello internazionale.
  • PORTFOLIO REVUE –  riservato a studenti di scuole università e Accademia – è un Progetto che dà la possibilità di mostrare i propri lavori a Sara Sozzani Maino -Fashion Consultant & Talent Scout, Head of Project di “Who Is On Next? Altaroma – e Simonetta Gianfelici

Le sfilate di ALTA MODA 2023 si possono seguire anche in diretta streaming a questi link:

http://Digitalrunway.altaroma.it/it/

Le passerelle saranno calcate da Casa Preti, Mokoo, Saman Loira, Setchu, Çanaku, Lucia Chain e Simone Tessadori. La kermesse ospiterà anche il format Rome is my runway, le sfilate collettive riservate ai brand emergenti, che vedrà dieci nomi alternerarsi in gruppi di cinque il 31 gennaio (Armonï Studio, Francesca Marchisio, Gentile Milano, Maragno, Yekaterina Ivankova), e il primo febbraio (Dennj, Annagiulia Firenze, Giuliet Françoismarie, Marinella Piccino, Simone Missano).

Riconfermato il progetto di punta della manifestazione, Showcase, dove circa 60 talenti emergenti del made in Italy espongono le loro collezioni i tutti i giorni, il 31 gennaio, l’1 e il 2 febbraio, dalle 11 alle 20 e 30, e sono allo stesso tempo visibili sulla piattaforma Altaroma digital runway.

Per il Programma si rinvia al sito:

http://www.altaroma.it

La dolce ala della giovinezza al Teatro Quirino (31 gennaio -12 febbraio 2023)

gennaio 26, 2023

La bravissima Elena Sofia Ricci è la protagonista dello spettacolo  – LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA di Tennessee Williams – in scena al teatro Quirino  dal 31 gennaio al 12 febbraio.

Qual è la trama?

“Alexandra del Lago – sottolinea il regista, Pier Luigi Pizzi – star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina”.

Da vedere.

L’AMORE DI ALDA al Teatro Porta Portese (Roma,28-29 gennaio 2023)

gennaio 26, 2023

Con musica, poesia e vibrazioni sonore – al Teatro Porta Portese – saranno in scena i  diari, il vissuto, le  storie e le  poesie (tra cui “I poeti”, “La Cicala” e “Le mie figlie” scelte e sonorizzate nello spettacolo) della grade poetessa Alda Merini. Ho scelto – sottolinea il regista Alessandro Feadi farle un omaggio multimediale “perché, teatralmente, il mio percorso di autore tocca e descrive spesso personaggi emarginati, e situazioni borderline ai limiti della società, perché è lì che trovo la profondità umana, il sentimento puro, la genialità spesso nascosta, la sincerità senza filtri, ma sentita dal cuore”.

Al centro della narrazione c’è il suo vissuto: i due ricoveri in manicomio e il conseguente rapporto con i malati, con se stessa in quelle drammatiche situazioni, il suo rapporto con i suoi affetti; un amore che lei ha visto vivere anche dalle persone come lei recluse, che la società riteneva folli, inadeguate, “malate”; il suo amore per le figlie.

Il tutto è intervallato dalle canzoni che Alda Merini amava, arrangiate in chiave sonora. “Pregherò”, “Io che amo solo te”, “Vedrai vedrai”, “Verranno a chiederti del nostro amore”, sono alcuni dei brani della musica italiana inseriti nello spettacolo.

MIEI AGGIORNAMENTI SULL’ATTUALITA’ UE

gennaio 25, 2023

Pe un costante aggiornamento sulle principali attualità dell’Unione europea rinvio ai miei POST su Facebook:

Il figlio, al teatro Parioli ( Roma, 25 gennaio -5 febbraio 2023)

gennaio 23, 2023

Il 25 gennaio 2023, al teatro Parioli, debutta – con traduzione e regia di Piero Maccarinelli, e con Riccardo Floris e Manuel Di Martino – IL FIGLIO parte di una trilogia (Il padre, La madre, Il figlio) di Florian Zellerm. Come Il Padre che ha vinto degli Oscar, anche il Figlio – che ci conduce nel campo delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare – è diventato un film con regia di Zeller.

“Si tratta – sottolinea Maccarinelli –  di un testo capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze delle loro incapacità di capire sé stessi e gli altri.

La trama è inizialmente semplice.  Anna informa Piero che loro figlio Nicola da tre mesi non frequenta il liceo. Ed ha, secondo lei, una depressione adolescenziale.  Piero parla con Nicola che esprime il desiderio di andare a vivere da lui e la sua nuova compagna. Piero si dà da fare per quanto può per ridare a Nicola il gusto di vivere.  E non manca un  gran colpo di scena nel finale..

NUDA al Teatro Verdi (Salerno, 19 gennaio -21 gennaio)

gennaio 19, 2023

Si ringrazia Elena Paruolo per questo suo contributo.

19 gennaio -21 gennaio 2023: al Teatro municipale “Giuseppe Verdi “di Salerno sarà in scena NUDA, uno spettacolo luminoso ed acrobatico, nello stile inconfondibile di Daniele Finzi Pasca, autore di un omonimo romanzo e (tra l’altro) di alcuni spettacoli del Cirque du Soleil.    

Due gemelle si toccano, si sfiorano, si calpestano, e si riscoprono in un abbraccio gioioso e libero.

Cinque straordinari artisti interpretano un gioco acrobatico e teatrale, vero vortice di emozioni – scandite da un potente universo sonoro, luci e acrobazie – in cui profondità e abissi sono in continuo dialogo con un mondo leggero e luminoso.  Interpretano uno spettacolo, magico e surreale, in cui si sposano, in assoluta armonia, potenza teatrale e una narrazione poetica dal sapore onirico, teatro fisico e danza aerea.

Di che sesso sei? al Teatro de’servi (Roma, 17-29 gennaio 2023)

gennaio 17, 2023

 “Di che sesso sei?” – regia di Marco Simeoli –  è una commedia brillante di Aldo Nicolaj che, puntando sul travestitismo, riprende il meccanismo teatrale del gioco degli equivoci.  “Autore prolifico apprezzatissimo in Italia ma molto amato e riconosciuto all’estero – sottolinea Simeoli – deve assolutamente tornare più spesso sulle ribalte italiane ed io spero, nel nostro piccolo, di farlo conoscere, specie ai giovanissimi, ai quali forse è sfuggito fino ad adesso. “

Per assecondare un capriccio della donna di cui è invaghito, il protagonista accetta, per gioco, di travestirsi da donna e si ritrova a doversi destreggiare tra chi lo prende per una vera donna e se ne innamora e chi lo vede come un “diverso” e lo allontana.    Da qui “l’affacciarsi di problemi di identità, di accettazione, di voglia di essere più che di apparire o il contrario, di voglia di libertà, di gioco, di scambio di ruoli” – evidenzia Simeoli – “con un unico desiderio da parte di tutti: il farsi sì delle domande alle quali però risposte non ci sono perché è giusto così, perché ognuno viva la sua vita come vuole nella libertà delle proprie scelte, ma ovviamente nel rispetto e nell’accettazione dell’altro, chiunque esso sia”.

Nella dimensione comico-farsesca della vicenda, le gag che ne scaturiranno creeranno un ritmo rocambolesco.  E i cinque attori in scena, una donna e quattro uomini – impegnati in un tourbillon tipico del vaudeville – porteranno lo spettatore verso il finale che non risolve e non aggiusta perché forse in fondo non c’e’niente da aggiustare.

Testimone d’accusa di Agatha Christie al Quirino (Roma, 17-29 gennaio 2023)

gennaio 13, 2023

Al Quirino di Roma è in scena “Testimone d’accusa” di Agatha Christie, il cui spunto – come spesso accade nelle opere della Christie – parte dalla storia di una donna tradita dal marito più giovane. E’ uno spettacolo straordinario – ricco di colpi di scena, e senza alcun punto morto o sbavatura – che, con i suoi eccellenti attori, tiene desta l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine!

”Agatha – sottolinea il regista Geppy Gleijeses –  è un genio e tale per sempre resterà. E qui, più che in Trappola per topi, più che in Dieci piccoli indiani questo diamante luccica in tutto il suo splendore”. 

Il testo teatrale – rispetto al film capolavoro che ne trasse Billy Wilder – non concede tregua alla tensione.  E – nella schiena di chi osserva – affonda come una lama di coltello affilatissima.

In questo dramma, il gioco non verte tanto sulla psicologia dei personaggi (simulatori occulti, assassini, grandi avvocati) quanto sulla perfezione del meccanismo: un meccanismo infernale e con un colpo di scena dopo l’altro.

“Naturalmente – sottolinea ancora Geppy Gleijeses – metterlo in scena richiede un cast di livello superioree un realismo (non certo naturalismo) rigidissimi. E una dovizia di mezzi scenografici e recitativi.  Io l’ho messo in scena con Giorgio Ferrara, Vanessa Gravina, Giulio Corso, e altri 9 attori, tutti perfettamente aderenti ai ruoli.   In scena avremo lo stenografo che scriverà (con il particolare ticchettio) tutti i verbali del processo su una macchina stenografica autentica del 1948 (la commedia è del ‘53), i sei giurati saranno scelti tra il pubblico sera per sera, e chiamati a giurare e ad emettere il verdetto. Buoni brividi a tutti!”.

“Nel corpo dell’altra” al teatro de’Servi (Roma,10-15 gennaio 2023)

gennaio 8, 2023

La compagnia LE CHAT NOIR torna in scena al Teatro de’ Servi di Roma, con NEL CORPO DI UN’ALTRA”: una nuova – esilarante – commedia, in pieno stile commedia fantasy anni ’80, scritta e diretta da Annabella Calabrese e Daniele Esposito. 

 “Con questa nuova opera – sottolineano le autrici – continuiamo a raccontare l’universo femminile, affrontando temi importanti come la percezione che si ha del proprio corpo e come questo può influenzare la nostra psicologia, ma anche la difficoltà di dichiarare al mondo la propria omosessualità. Il tutto in maniera brillante e divertente, per far sorridere ma anche riflettere lo spettatore.”

A vestire i panni delle due protagoniste Annabella Calabrese e Giovanna Cappuccio, spalleggiate da Irena Goloubeva e Vincenzo Iantorno.

Questa la tramaGinevra è un’influencer milanese di successo – con un corpo stupendo e un’immagine estremamente curata – attiva sui temi ambientalisti e sociali, costretta a tenere nascosta la sua storia d’amore con la sua assistente, Katia.  Orietta, invece, è una scrittrice fallita napoletana – che per sbarcare il lunario si occupa di curare i profili social della stessa Ginevra – che da più di vent’anni ha una corrispondenza con l’impacciato Marco.

Le loro vite cambieranno radicalmente quando – per un incidente sui loro smartphone causato da un misterioso amuleto africano – l’una finirà nel corpo dell’altra.. Siamo sicuri che tutto è come sembra?