
I quattro obiettivi strategici al centro dell’Agenda del lavoro dignitoso dell’Organizzazione internazionale del lavoro (organo tripartito) sono questi:
A Ginevra – dal 28 maggio all’8 giugno 2018 – si terrà la 107a sessione della Conferenza Internazionale del Lavoro OIL, in cui saranno presentati una serie di Rapporti (disponibili in più lingue diverse dall’italiano) le cui conclusioni, e suggerimenti, saranno oggetto di dibattito e di decisioni. L’Ufficio OIL a Roma ne ha fatto una sintesi in lingua italiana, da cui e’ estratto quanto segue: nel suo Sito web sono reperibili i Link per i Rapporti integrali.
Rapporto del Direttore Generale – Attuazione del programma dell’ILO 2016-17 (Rapporto I – A) – Questo rapporto descrive i risultati conseguiti nel biennio 2016-2017 nell’ambito delle tre aree trasversali a tutte le attività dell’ILO (norme internazionali del lavoro, uguaglianza di genere e non discriminazione, dialogo sociale) e quelli realizzati nell’ambito della ricerca, delle statistiche e delle attività di formazione del Centro internazionale di formazione dell’ILO. C’è da decidere cosa fare in futuro.
Rapporto del Direttore generale – Iniziativa sulle donne e lavoro. L’impulso all’uguaglianza (Rapporto I-B) – Nonostante alcuni progressi, la realizzazione dell’obiettivo di parità di genere è ancora lontano. L’Ufficio Oil ha dato impulso al raggiungimento di questo obiettivo attraverso l’iniziativa “Donne e lavoro” – una delle 7 iniziative del Centenario dell’Oil. Il rapporto suggerisce un’integrazione – con approcci innovativi – degli strumenti (esistenti) di politica per la promozione dell’uguaglianza.
Rapporto del Direttore Generale – La situazione dei lavoratori dei territori arabi occupati (Allegato) – In conformità con la risoluzione adottata dalla Conferenza internazionale del lavoro nel 1980 sulle implicazioni per i lavoratori arabi negli insediamenti israeliani in Palestina e in altri territori arabi occupati, il Direttore Generale dell’ILO ha (tra l’altro) inviato una delegazione di suoi rappresentanti in Israele e nei territori arabi occupati al fine di effettuare una valutazione più completa possibile della situazione dei lavoratori in questi territori.
Informazioni relative al programma e al bilancio e altre questioni (Rapporto II) – I punti oggetto di discussione includono il rapporto finanziario e il bilancio consolidato per il 2017 (pubblicato in un documento separato); la ripartizione dei contributi degli Stati membri a valere sul budget del 2019 e la composizione del Tribunale Amministrativo dell’ILO. Le informazioni relative all’attuazione del programma 2016-17 sono contenute nel summenzionato Rapporto
Rapporto finanziario e bilancio consolidato sottoposto a revisione per l’anno 201 7 e rapporto del revisore esterno (Allegato Rapporto II) – Il rapporto presenta il rapporto del revisore esterno e il bilancio consolidato del 2017 che è stato redatto in conformità agli standard per la contabilità del settore pubblico (IPSAS) e include le attività del Centro inter-americano per la formazione professionale (CINTERFOR), del Centro internazionale di formazione dell’ILO (CIF) di Torino, del Tribunale Amministrativo dell’ILO e della Cassa Malattia.
Rapporto della Commissione di esperti sull’applicazione delle norme internazionali del lavoro (Rapporto III – Parte A) – Il rapporto analizza lo stato d’applicazione delle norme internazionali del lavoro nei Paesi membri e riassume il lavoro svolto dalla Commissione di esperti in materia di applicazione delle norme internazionali del lavoro, come puro quello di verifica degli adempimenti costituzionali degli Stati membri. Nello specifico, il rapporto sintetizza le osservazioni della Commissione agli Stati membri sullo stato di applicazione delle convenzioni attraverso la legislazione nazionale. Il rapporto è corredato di Appendici dalla quali si possono estrarre informazioni per paese sulle osservazioni e richieste della Commissione di esperti (Appendice I) e sulle osservazioni formulate dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dai sindacati (Appendice III). Il rapporto contiene un corrigendum ad un’osservazione relativa allo stato di applicazione della Convenzione sulla politica per l’impiego 1964 (No. 122) nella Repubblica di Corea.
Analisi globale sugli strumenti relativi alle ore di lavoro – Garantire un orario di lavoro dignitoso per il futuro (Rapporto III – Parte B) – Come previsto dalla Costituzione dell’ILO, l’analisi globale sugli strumenti relativi all’orario di lavoro è stata preparata dalla Commissione di esperti per l’applicazione delle convenzioni e delle raccomandazioni (CEACR) e sarà oggetto di discussione della Conferenza. Il rapporto analizza le seguenti 9 convenzioni, i1 protocollo e 6 raccomandazioni: Convenzione (n. 1) sulle ore di lavoro (industria), 1919; Convenzione (n. 14) sul riposo settimanale (industria), 1921; Convenzione (n. 30) sulle ore di lavoro (commercio e uffici), 1930; Convenzione (n. 47) sulla riduzione della durata del lavoro a quaranta ore settimanali, 1935; Convenzione (n. 89) sul lavoro notturno (donne) (riveduta), 1948; Protocollo del 1990 relativo alla Convenzione sul lavoro notturno (donne) (riveduta), 1948; Convenzione (n. 106) sul riposo settimanale (commercio e uffici), 1957; Convenzione (n. 132) sulle ferie retribuite (riveduta), 1970; Convenzione (n. 171) sul lavoro notturno, 1990; Convenzione (n. 175) sul lavoro a tempo parziale, 1994; Raccomandazione (n. 13) sul lavoro notturno delle donne (agricoltura), 1921; Raccomandazione (n. 98) sulle ferie retribuite, 1954; Raccomandazione (n. 103) sul riposo settimanale (commercio e uffici), 1957; Raccomandazione (n. 116) sulla riduzione delle ore di lavoro, 1962; Raccomandazione (n. 178) sul lavoro notturno, 1990; e Raccomandazione (n. 182) sul lavoro a tempo parziale, 1994. La parte conclusiva del rapporto propone una serie di osservazioni della Commissione di esperti sui possibili sviluppi del lavoro dell’Organizzazione su questo tema.
16 strumenti prendono in esame Ore di lavoro e di riposo, riposo settimanale, ferie annuali, lavoro notturno e lavoro a tempo parziale. In generale, tra gli sviluppi positivi, il Rapporto rileva: la presenza, nelle legislazioni nazionali, di una limitazione settimanale delle ore di lavoro (tra 40 e 48 ore); ferie retribuite – e la loro durata – spesso in linea con le Convenzioni OIL; riposo settimanale nelle legislazioni nazionali; iniziative per promuovere e regolamentare il lavoro a tempo parziale in molti paesi (nonostante il basso livello di ratifica della Convenzione n. 175); divieto del lavoro notturno delle donne eliminato in numerosi paesi con disposizioni a protezione dei lavoratori notturni (nonostante il basso livello di ratifica della Convenzione n.171).
Ma ci sono tendenze a prassi – quali la nuova organizzazione dei tempi di lavoro (orario flessibile, banca delle ore); problemi emergenti quali contratti a zero ore e la “cig economy”, la cooperazione istituzionale – assenti in questi strumenti.
Prospettiva 2030: una cooperazione allo sviluppo efficace a supporto degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Rapporto IV) – Il presente rapporto si propone l’obiettivo di fornire all’ILO e ai suoi Costituenti elementi di discussione sul rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e dei partenariati globali per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile. L’analisi fornita dal rapporto si focalizza soprattutto sulla centralità del lavoro dignitoso nell’Agenda 2030, gli accordi globali di cooperazione tecnica e il ruolo dell’ILO. Altri temi trattati dal rapporto includono la cooperazione allo sviluppo nel contesto della riforma delle Nazioni Unite, dell’Agenda sul finanziamento per lo sviluppo e dei partenariati. La parte finale del rapporto analizza (i) i risultati raggiunti dalla cooperazione allo sviluppo dell’ILO nelle aree strategiche delle norme internazionali del lavoro, dell’occupazione, della protezione sociale e del dialogo sociale, e (ii) i possibili scenari futuri alla luce delle esigenze dei Costituenti e della riforma delle Nazioni Unite.
Porre fine alle violenze e alle molestie contro le donne e gli uomini nel mondo del lavoro (Rapporto V 1) – Il rapporto sulle violenze e molestie contro le donne e gli uomini nel mondo del lavoro nasce dalla decisione del Consiglio di Amministrazione dell’ottobre 2015 di includere nell’ordine del giorno della Conferenza del 2018 l’adozione di una norma internazionale del lavoro sulla violenza e molestie sul lavoro. La parte finale del rapporto esamina le lacune esistenti nella regolamentazione vigente sulla violenza e molestie contro donne e uomini nel mondo del lavoro, il valore aggiunto di (un) nuovo/i strumento/i internazionale e gli elementi principali che potrebbero far parte di una convenzione e di una raccomandazione. Il rapporto è accompagnato da un questionario che è stato inviato a tutti i Membri dell’ILO nel maggio del 2017 al fine di raccogliere il loro parere sulla portata e contenuto dello strumento o degli strumenti proposti e di consentire all’Ufficio internazionale del lavoro di preparare una relazione per la Conferenza.
Porre fine alle violenze e alle molestie nel mondo del lavoro (Rapporto V 2) – Questo rapporto contiene l’analisi e la proposta di conclusioni basate sulle risposte al questionario (vedi rapporto V-1 summenzionato) inviato ai rappresentanti dei governi, organizzazioni di datori di lavoro e sindacati nel maggio del 2017. Per la sua stesura l’Ufficio ha anche preso in considerazione l’input e le opinioni espresse durante la riunione tripartita di esperti del 2016.
Dialogo sociale e tripartismo – Discussione ricorrente sull’obiettivo strategico del dialogo sociale e del tripartismo, per dare seguito della Dichiarazione dell’ILO sulla giustizia sociale per una globalizzazione equa del 2008 (Rapporto VI ) – Il rapporto analizza come i cambiamenti del mondo del lavoro abbiano influito sul dialogo sociale e sul tripartismo. La parte centrale dello stesso rapporto analizza l’azione, le buone prassi, le sfide e le opportunità relative al dialogo sociale negli Stati membri e i risultati conseguiti dall’Ufficio attraverso l’implementazione del piano d’azione sul dialogo sociale durante il periodo 2014-17. Il rapporto si conclude con una sintesi delle osservazioni principali che emergono dai precedenti capitoli e con una proposta di punti di discussione per la Commissione della Conferenza che identificherà l’azione futura dell’Ufficio per il rafforzamento del dialogo sociale e del tripartismo. A complemento di questo rapporto, l’Ufficio di valutazione dell’ILO ha preparato un rapporto sugli interventi e i risultati dell’ILO relativi al dialogo sociale che sono stati implementati durante il periodo 2013-16.
Abrogazione di sei convenzioni e Revoca di tre raccomandazioni: Convenzione (n. 21) sull’ispezione degli emigranti, 1926; Convenzione (n. 50) sul reclutamento di lavoratori indigeni, 1936; Convenzione (n. 64) sui contratti di lavoro (lavoratori indigeni), 1939; Convenzione (n. 65) sulle sanzioni penali (lavoratori indigeni), 1939; Convenzione (n. 86) sui contratti di lavoro (lavoratori indigeni), 1947; Convenzione (n. 104) sull’abolizione delle sanzioni penali (lavoratori indigeni), 1955; Raccomandazione (n. 7) sulle ore di lavoro (pesca), 1920; Raccomandazione (n. 61) sui lavoratori migranti, 1939; Raccomandazione (n. 62) sui lavoratori migranti (collaborazione tra Stati), 1939. Qualora la Conferenza decidesse di abrogare e ritirare tali strumenti, essi sarebbero rimossi dal corpo delle norme internazionali del lavoro e, di conseguenza, i Membri che hanno ratificato non saranno più obbligati a presentare i rapporti periodici ai sensi articolo 22 della Costituzione né saranno soggetti a dichiarazioni (articolo 24) o reclami per inosservanza (articolo 26).
Abrogazione di sei convenzioni e Revoca di tre raccomandazioni – Il rapporto contiene la sintesi delle risposte degli Stati membri al questionario sull’abrogazione.
