Archive for the ‘futuro dell europa’ Category

UE e Global minimun tax per le multinazionali

giugno 8, 2022

L’accordo internazionale dell’OCSE/G20 (dicembre 2021) sulla global minimun tax, passo importante verso un sistema efficace ed equo di tassazione degli utili, mira a garantire un livello minimo d’imposta del 15% per le grandi società multinazionali.  Per recepire questa riforma, si sta ora lavorando a una proposta di Direttiva UE.

In merito, il Parlamento europeo ha ora preso posizione con una sua Risoluzione trasmessa al Consiglio UE che dovrà adottare il testo definitivo all’unanimità “Questo accordo internazionale non è perfetto – ha dichiarato: la relatrice  Aurore Lalucq (S&D, FR) – Avremmo voluto, ad esempio, un’aliquota di imposta più alta. Ma è il risultato di un compromesso. E oggi è urgente che i ministri UE raggiungano un accordo e lo attuino rapidamente. Questo è stato il principio guida del voto odierno”.

Il PE sostiene il recepimento nell’ordinamento UE dell’accordo internazionale su una imposta minima globale del 15% per le multinazionali:

  • Livello minimo globale d’imposta del 15% per le grandi società multinazionali
  • Termine di attuazione fissato al 31 dicembre 2022
  • Clausola di riesame e valutazione d’impatto per i paesi in via di sviluppo

Gli eurodeputati approvano gli elementi principali  proposta della Commissione, Ma apportano alcune modifiche.   Chiedono l’introduzione di una clausola di riesame della soglia dei ricavi annuali (oltre la quale una società multinazionale sarebbe soggetta all’aliquota minima) e una valutazione d’impatto della legislazione sui paesi in via di sviluppo.  E intendono ridurre anche alcune delle esenzioni proposte dalla Commissione e limitare le possibilità di abuso con l’introduzione di un articolo specifico contenente misure atte a contrastare i meccanismi di evasione fiscale.

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Recensioni e Commenti sul mio ultimo libro – E Interviste

novembre 21, 2021

 

QUI DI SEGUITO – dopo una mia breva Presentazione di questo mio ultimo libro L’Unione Europea Origini Presente Prospettive future Edizioni SIMPLE 2021 –  commenti e recensioni  di professori, giornalisti, esperti, dirigenti sindacali, ecc.   Il volume e’ acquistabile dall’editore(SIMPLE) e sui principali bookshop on line, e in alcune librerie fisiche quali -a Roma- la Libreria Minerva a Piazza Fiume e la Libreria Mondadori in via Piave. (more…)

INTERVISTE di Silvana Paruolo per il suo nuovo libro L’Europa è il futuro Edizioni SIMPLE 2021

febbraio 18, 2021

Tutte le interviste che seguono sono state da me realizzate tra fine marzo – fine aprile del 2019, cioè durante la campagna elettorale per l’elezione del nuovo Parlamento europeo, ora in carica.

 Interviste di Silvana Paruolo a:

David Sassoli (allora Vice-presidente uscente, ora Presidente del Parlamento europeo)

Antonio Tajani (allora Presidente uscente del Parlamento europeo, ora europarlamentare)

Roberto Gualtieri (allora Europarlamentare, poi Ministro italiano dello sviluppo economico)

Elena Gentile (Europarlamentare uscente)

Prof. Pier Carlo Padoan (ex-ministro dell’economia e delle finanze)

Sandro Gozi (Europarlamentare post-Brexit)

Monica Frassoni (Co-presidente del PEV)

Luca Iacoboni (Greenpeace)

Maria Grazia Midulla (WWW-Italia)

Edoardo Zanchini (Legambiente)

Stefania Valentini (Federpesca)

Franco Andaloro (Stazione zoologica di NA, Anton Dohrn)

Plinio Conte (Osservatorio nazionale della pesca)

 Le ho realizzate pensando di inserirle nel mio nuovo libro.  Ma successivamente – per non rendere questo volume troppo voluminoso – ho deciso di renderle leggibili in questo mio BLOG, dandone il LINK nel mio libro L’Europa è il futuro Edizioni SIMPLE 2021.

Buona Lettura!

Ue:l’ultimo storico consiglio europeo (luglio 2030) e le priorita’del PE

luglio 29, 2020

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Quello che segue e’il link di un mio articolo pubblicato da Europa in Movimento.

http://www.europainmovimento.eu/europa/l-accordo-storico-del-consiglio-europeo-17-20-luglio2020-e-la-reazione-del-parlamento-europeo.html

Eurogruppo 10 aprile 2020

aprile 11, 2020

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EUROGRUPPO (10 aprile 2020) – In merito alle sue decisioni, circolano video e post abbastanza scorretti – che esprimono falsita’ timori e interpretazioni piuttosto che la volontà di capire e far capire cosa e’stato veramente deciso, e cioe’ (in sintesi) un passaggio dal solo vecchio Mes a quanto segue:
1) un ventaglio di iniziative fino a 500 miliardi, dai 100 md del Programma ( SURE) di sostegno di schemi tipo cassa integrazione italiana, per sussidi anti-disoccupazione; ai fondi BEI (240 md) per fornire liquidita’ alle piccole e medie imprese, a una linea di credito del Fondo salva-stati (MES) SENZA CONDIZIONI per spese dirette e indirette della sanità;
2) la decisione di un Piano per la ripresa (RECOVERY PLAN) da sostenere con nuovi strumenti finanziari – ora sul tavolo del prossimo Consiglio europeo (23 aprile). E il 16 aprile se ne discutera’anche al Parlamento europeo.
Resta da vedere quali saranno i nuovi strumenti finanziari del Recovery Plan (emissione di titoli europei? O…? ) …. e se/come questo piano interagira’ con il nuovo Quadro finanziario Ue 2021-2027.

#UE #Europa #RecoveryPlan #Cgil #Conte #governo

 

 

 

 

Ci eravamo tanto amati Italia e Europa – E Asssemblea CIME del 16 novembre 2019

gennaio 9, 2019

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Movimento europeo-Italia: mio breve articolo in Europa in movimento su una bella giornata di lavori “europei”.

Questo il suo link:

http://europainmovimento.eu/italia/cime-tavola-rotonda-ci-eravamo-tanto-amati-italia-e-europa-e-ora-ed-assemblea-del-16-novembre-2018.html?fbclid=IwAR2Vhyhk-JRVcrL8mmRRNGmw32pN94lprZNIFGtMVtPOOW9Ep77bH5WV1ug

Ue – ancor più – a più velocità? Entro dicembre ci sarà un Pacchetto di proposte Macron-Merkel per un’Europa più forte Intanto.. primo test all’eurogruppo di oggi (20 novembre 2018)

novembre 19, 2018

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Mentre la trattativa sulla manovra economica del governo italiano è attualmente congelata (sia pure con un rischio non remoto di un futuro avvio di una “procedura d’infrazione” per violazione della regola del debito che la Commissione potrebbe proporre dopo l’adozione del disegno di legge di bilancio, e di un più vicino prossimo avvertimento UE) –  in Europa  – qualcosa si muove…

Chiudendo a Berlino le celebrazioni per i cento anni della fine della prima guerra mondiale, Macron ha affermato: “oggi l’amicizia tra i nostri popoli è più forte della follia guerriera”.  Ma – di fronte al nuovo ordine mondiale – l’Europa ha bisogno di più sovranità per affrontare le sfide di migrazioni, commercio, cambiamenti climatici, digitalizzazione, difesa, moneta comune “dotata di un suo budget”. 

La nostra forza è nell’unità, che non significa sempre e comunque unanimità”.

Al di là delle differenze che ancora separano Parigi e Berlino su molti dossier europei, Francia e Germania  – ritenendo loro responsabilità “non far scivolare il mondo verso il caos” lasciandolo alla mercé del “nazionalismo senza memoria” e del “fanatismo senza valori”, e loro dovere “aprire un nuovo capitolo della costruzione europea “dando all’Unione gli strumenti della loro sovranità” – si sono impegnati a presentare entro metà dicembre 2018 un Pacchetto di proposte concrete per il rilancio dell’Unione.

Bisogna costruire una moderna democratica ed efficiente sovranità” in Europa, sostiene Macron il quale  non ha remore a riassumere le paure più diffuse sulle due sponde del Reno (“quella di cedere sovranità dei francesi, e quella di sobbarcarsi maggiori oneri finanziari dei tedeschi”).

Da parte sua, A. Merkel  ammette: “E’ vero siamo dinanzi a una svolta”.  E si tratta di “andare avanti sul lavoro di Meseberg e passare alla consegna dei risultati”.

Fra le proposte del prossimo Pacchetto franco-tedesco, ci sarà di sicuro quella di un bilancio per l’eurozona – volto a correggere gli squilibri fra i 19 Paesi della moneta unica, potenziale primo strumento di quell’Unione dei trasferimenti fin qui tabù per i tedeschi – che (contrariamente ai sogni iniziali di Macron) i tedeschi vogliono limitato a non più di 20/25 miliardi di di euro (cioè lo 0,2% del Pil dell’eurozona).

Possibili anche passi in avanti nella trasformazione del Meccanismo europeo di stabilizzazione (ESM) in vero e proprio Fondo monetario, in grado di soccorrere i Paesi membri in caso di emergenze finanziarie.

Circa la tassa digitale sui giganti del web (Amazon, Google e Apple), molto auspicata da Macron, il ministro tedesco delle Finanze Olaf Scholz propone di negoziare prima una forma di tassazione insieme ai 36 paesi dell’Ocse e, solo in caso di fallimento, sostenere la proposta francese. Tedeschi. L’opposizione tedesca – verdi in testa – preme per sostenere la proposta francese.

L’Europa non può giocare il suo ruolo nel mondo se “non si prende maggiori responsabilità per la sua difesa e sicurezza e si accontenta di avere un ruolo secondario sulla scena internazionale” sottolinea ancora Macron.  E c’è oramai un’espressa convergenza franco-tedesca pure su un futuro esercito europeo, anche se molto resta da fare in tal senso, considerando anche le diverse culture strategiche dei due paesi.

Il primo banco di prova di queste idee c’è stato il 20 novembre 2018 nel quadro dell’Eurogruppo, dopo un via libera preventivo che Merkel si è premurata di ottenere da parte di paesi riluttanti, convinti di quello  che al governo italiano non piace, e cioè di escludere dal fondo i Paesi con i conti pubblici in disordine.

Emancipazione femminile e UE in Tempo Libero

aprile 27, 2018

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Il mio articolo – in questo ultimo numero di Tempo Libero ( rivista on line della Fitel)  –  riguarda l’impegno dell ‘Unione europea a favore dell’emancipazione femminile.

Buona lettura a chi decide di leggerlo.

http://www.fitel.it/Objects/Pagina.asp?ID=1840&Titolo=%E2%80%9CTempo%20Libero%E2%80%9D%20-%20Ultimo%20numero

 

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Ue e coesione: i possibili scenari del post-2020

novembre 25, 2017

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Ue e coesione: quali possibili scenari per il post-2020?

Mi ci soffermo in questo mio articolo pubblicato da Europa in movimento.

http://europainmovimento.eu/europa/unione-europea-e-coesione-quali-possibili-scenari.html2017-11-27 10.14.19

UE , digitalizzazione e politica industriale dal G7 di Torino al vertice digitale di Tallin

ottobre 18, 2017

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Quasi nel corso degli stessi giorni – nel corso del settembre 2017 – ci sono stati, a Torino, il G7 e, a Tallin, il Vertice sulla digitalizzazione che ha riunito i capi di Stato e di governo di 25 Stati membri dell’Unione europea (prima riunione dei dirigenti UE su questioni collegate al digitale). Visto che tra due eventi non mancano di certo problematiche di comune interesse, in questo articolo – pubblicato in Europa in movimento – mi è parso cosa utile soffermarmi su entrambi, allargando l’orizzonte anche ad altre Comunicazioni, Dichiarazioni e Decisioni UE – attinenti in particolare la digitalizzazione (ma anche la rinnovata strategia di politica industriale europea) – d’interesse rilevante per questi stessi temi.

http://www.europainmovimento.eu/europa/digitalizzazione-e-nuova-strategia-di-politica-industriale-dal-g7-di-torino-al-vertice-ue-di-tallin.html

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