Archive for the ‘Teatro Arcobaleno’ Category

Ifigenia in Aulide al Teatro Arcobaleno (Roma, 9-18 dicembre 2022)

dicembre 9, 2022

Rappresentata postuma nel 399 a.C., in un periodo di profonda crisi della pòlis greca – di lì a poco ci sarebbe stata la disfatta di Atene contro Sparta e la fine di un modello democratico – IFIGENIA IN AULIDE è l’ultima tragedia di Euripide. Gli dèi di fatto non vi sono più. Vi dominano il discorso del potere; “umani troppo umani” e inadeguati al mito; ambizione e doppiezza; il privato al di sotto del mascheramento della parola pubblica.

In questa versione di Fabrizio Sinisi, Agamennone è costretto dalla necessità verso cui lo spingono gli eventi a sacrificare Ifigenia.

L’abbassamento di tutti i personaggi è funzionale all’innalzamento della giovane Ifigenia che decide di sacrificarsi.

Poco importa se la giovane si è salvata all’ultimo istante!

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LE TROIANE al teatro Arcobaleno (Roma)- 1-10 marzo 2019

marzo 2, 2019

 

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Le Troiane” sono la migliore espressione del talento drammatico di Seneca.

Come  ben sottolinea Giuseppe Argiro: la tragedia “racconta l ‘olocausto dei popoli e l’ insensatezza della violenza, principio disgregante dell ‘universo.  Evidenti sono le analogie con l’oggi.  Troia potrebbe essere qualsiasi città del Medio Oriente…”.

Struggente, l’addio di Andromeca al figlioletto.

Emotivamente efficaci  – nella messa in scena, in chiave moderna, oggi al teatro Arcobaleno – anche le belle immagini multimediali, oltre che gli effetti di luce, e il pathos interpretativo degli attori che ha tenuto avvinti gli spettatori per tutto il tempo.

 

Veramente bravi e talentuosi, tutti !

Rudens al Teatro Arcobaleno (Roma)

gennaio 20, 2019

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Rudens – la cui tempesta si presume abbia ispirato Shakespeare – per la sua inconsueta ambientazione marina e’ una delle opere più fascinose di Plauto.

Bella la sua fiabesca messa in scena al Teatro Arcobaleno: un ‘isola costruita nel teatro,  barche a vela che attraversano  la platea con la “voce” del mare in sottofondo; l’aspetto musicale ( tutte le sue belle canzoni sono cantate da vivo dagli attori in scena!) strettamente legato all’elemento fiabesco;  il grande tempio di Venere – alla cui ombra c’è la casetta del vecchio Mormora – e i tanti colori del cielo…

E’ una bella fiaba – raccontata in forma di Commedia musicale –  con personaggi del popolo con  forti  inflessioni  dialettali, dalla regia magistralmente utilizzate per creare  vere e proprie “partiture metriche”.

E –  cosa insolita  nel teatro farsesco di Plauto – in Rudens e’ centrale un forte aspetto etico.   ” Forse – sottolinea Vincenzo Zingaro – passati gli anni della guerra punica e, dopo un decennio, passata l’euforia della vittoria, gli umori dei cittadini volgevano oramai in direzioni  diverse: emergeva l ‘esigenza di una riforma del costume”.  Da qui il messaggio finale – sul concetto di onestà, contro l’avidità – del vecchio Mormora.

Uno spettacolo veramente gradevole, che fa ridere, sorridere e riflettere. Bravi tutti.

 

 

 

 

Lo strano paese dei campanelli al Teatro Arcobaleno (Roma)- 4 -14 ottobre 2018

ottobre 11, 2018

Divertentissima rielaborazione  in commedia musicale  della celebre Operetta “Il Paese dei campanelli” (composta nel 1923 da Carlo Lombardo, con musica di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato)  i cui personaggi principali sono il comandante dei marinai, Hans (sempre intento a tenere sotto controllo l’attendente pasticcione La Gaffe), il borgomastro del paese e la moglie Pomerania (la donna più brutta del villaggio), la romantica Nela e l’avvenente Bon Bon, amiche di Pomerania; e il cui intreccio, molto semplice, ruota intorno ad una vicenda di incroci multipli di coppie (trattata con leggerezza e bonaria ironia).

Veri protagonisti sono i campanelli. Posti sulle case dei loro abitanti, fungono da vere e proprie guardie della virtù (ogni qual volta uno dei coniugi dovesse venir meno al suo dovere di fedeltà, i campanelli suonano!).  Impresa difficile, dunque, per il Capitano Hans e per il suo equipaggio, – sbarcati sul posto dopo un guasto alla loro nave – poter conquistare le donne del paese…

Star dell’Operetta si misurano con il suo grande repertorio (musicale e non solo) in una storia travolgente, animata da un affascinante corpo di ballo ed esilaranti gags, fino al colpo di scena finale!

Aulularia al Teatro Arcobaleno-Roma (29 dicembre 2017- 4 febbraio 2018)

dicembre 28, 2017

Al Teatro ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico) di Roma, la Compagnia CASTALIA presenta AULULARIA (La commedia della pentola) di T.M.Plauto, adattamento e regia di Vincenzo Zingaro:con Ugo Cardinali, Rocco Militano, Fabrizio Passerini, Annalena Lombardi, Laura De Angelis, Piero Sarpa; musiche Giovanni Zappalorto; scene Vincenzo Zingaro: costumi Emiliana Di Rubbo: disegno Luci Giovanna Venzi. 

E’ una delle opere più divertenti e significative di Plauto, uno splendido esempio di “commedia di carattere”, un meccanismo di straordinaria comicità, emblematico del passaggio dalla commedia greca (la nèa) alla commedia latina (la fabula palliata) e quindi a quella moderna. La messa in scena proietta l’opera in una dimensione interculturale, in una sorta di comunità multietnica, fiabesca e surreale, dove si fondono i più svariati elementi linguistici e figurativi (tale d’altronde doveva apparire Roma, per molti aspetti, ai tempi di Plauto).

DOPPIO SOGNO al teatro Arcobaleno (Roma) – 10-26 novembre 2017

novembre 17, 2017

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Bello spettacolo, bravi tutti, belli gli effetti multimediali di musica e immagini. Testo – di certo – non facile da mettere in scena. Lo hanno fatto con molta maestria e buon gusto.
INTRIGANTE capolavoro di Schnitzler, “DOPPIO SOGNO” – da cui Stanley Kubrick ha tratto il suo ultimo film EYES WIDE SHUT – è una fiaba sull’amore coniugale e sui fragili equilibri che lo tengono vivo.
Dopo una festa in maschera una tranquilla coppia borghese decide di confidarsi i pensieri più intimi. Ne deriva un confronto di idee – dal piacere alla sessualità, la gelosia, le trasgressioni, e tradimenti (sognati e vissuti) – che fa vacillare il loro ménage. Nell’avvincente trama di questa straordinaria opera del novecento, regna assoluto il mistero del sogno.