A Laurino – in occasione del bel concerto “Natalis Loci” del Trio Musikanten – ho intervistato Romano Gregorio, Sindaco di Laurino e Direttore del Parco Nazionale del Cilento, e Gaetano Pacente Presidente della Pro loco di Laurino.
S.P. Buonasera. In vacanza a Laurino, ho scoperto – con gran piacere – l’esistenza di questo suo bel teatro. La Pro loco di Laurino non è impegnata solo in sagre culinarie (cui pure va tutto il mio rispetto, considerando l’ottima e buona cucina tradizionale, locale) ma fa cultura, spettacoli, teatro, musica… Da dove è nata questa idea, signor sindaco?
R.G. Ma.. Diciamo che la Pro loco di Laurino di tutto si occupa, tranne che di sagre perché Laurino è uno dei pochissimi paesi del Cilento che non organizza una sagra. Di questo dobbiamo ringraziare tutte le Associazioni, ma in particolare la Pro loco che da anni – qui a Laurino – si impegna per organizzare eventi culturali. Non è casuale che – insieme all’Amministrazione comunale – oramai da qualche anno organizziamo questa stagione teatrale, con tanti sforzi e sacrifici anche di natura personale.
S.P. Questa sera, c’e questo bel Trio, ma anche in estate ci sono importanti eventi, se non erro ..
R.G. Sì. In estate c’è un Festival di jazz, oramai alla diciottesima edizione, che ha assunto un’importanza sempre più crescente nel panorama nazionale e internazionale. Nel suo contesto – a Laurino – si sono esibiti artisti di fama internazionale. Come pure nel quadro di questa rassegna teatrale, nel cui ambito alcune settimane fa Ettore Bassi si è esibito in “ Il sindaco pescatore”: uno spettacolo bellissimo!
S.P. Tra l’altro, a Laurino, c’è anche la tradizione dell’Opera di Santa Elena, in cui lei stesso, nell’edizione 2018, ha interpretato, in modo egregio, un personaggio molto divertente… L’ho vista in scena in agosto. E l’ho trovata molto bravo anche come attore.
R.G. Troppo buona.. Sì. Interpreto Scatozza, uno dei personaggi comici dell’Opera.
S.P. Lei, invece, Presidente cosa ci dice della sua Pro Loco? Qual è la sua anima? Tra l’altro, qui abbiamo anche Elena Tommasino, consigliera nazionale dell’UNPLI che gentilmente ci sta ora riprendendo!
G.P. In effetti, il sindaco ha già detto tutto. Noi sagre non ne facciano, anche se sosteniamo e coordiniamo alcuni ragazzi e un’Associazione di giovani che il 28 e il 29 dicembre, di sera, faranno una bella sagra con musica e serenate popolari. Successivamente – in aprile – ci saranno le tarantelle…
S.P. Quindi c’è tutto un programma…
R.G. Sì. Ci sono altre Associazioni che si occupano di organizzare questi eventi, non gastronomici.
G.P. Sì, ad esempio, il primo gennaio ci sarà una banda musicale, con sfilata in costumi d’epoca, e musiche dell’800. Noi Proloco coordiniamo e sosteniamo. Così come affianchiamo l’ amministrazione comunale nel Festival jazz che è fatto da un’altra associazione “Miti e suoni”.
In qualche modo, stiamo comunque tutti insieme.
R.G. C’e’ un coordinamento comunque complessivo!
S.P. Lei, signor sindaco, è anche direttore del Parco del Cilento. In che modo è presente il Parco! Qual è il suo contributo, cosa fa?
R.G. Il Parco è presente – oltre che a Laurino – in tutti i paesi del Cilento. Sponsorizziamo eventi culturali, come ad esempio questa rassegna teatrale: il Parco ha dato il suo contributo alla Pro loco, e co-organizziamo l’evento!
In realtà, il Parco si occupa di tante cose.
E’ un’opportunità e non un vincolo, come dicono in tanti. Basta saper cogliere le occasioni che il Parco costruisce. Il Parco è soprattutto la costruzione di un’identità, di un valore assoluto. Ci si riconosce all’interno del Cilento: questa identità territoriale prima sconosciuta, da un po’ di tempo si va affermando, e ci inorgoglisce quando ne parliamo.
Basti pensare che il Parco del Cilento è l’unico al mondo che ha quattro riconoscimenti UNESCO: la Rete di biosfera (nel 1997), Paesaggio culturale (nel 1998), Dieta mediterranea, e da ultimo Geo-Parco. Se un organismo delle Nazioni Unite ci dà tali riconoscimenti, una ragione ci sarà. Quindi la nostra sfida, e capacità, deve essere quella di preservare valorizzare e tutelare questo territorio, e consegnarlo a chi verrà dopo di noi almeno come lo abbiamo trovato.
S.P. Certo bisogna mirare a uno sviluppo sostenibile.. Ma ritorniamo alla Pro loco
G.P. Per quanto riguarda la Pro loco, in agosto, c’è una rievocazione storica: una sfilata con costumi di epoca con cui divulghiamo – mettendolo in scena – un pezzo di storia del Ducato di Laurino del ‘700, e 1750.
S.P. Infatti – nel Paese – avete anche il Palazzo ducale sù in alto.. ..
G.P. Sì. Stiamo avendo un po’ di successo – anzi – più fuori che qua. Quest’anno siamo stati ad Ascea, ospiti di “Mezzogiorno in famiglia”in cui abbiamo portato un pezzo della nostra storia… Siamo stati ospiti, anche a Palinuro, insieme al Gruppo storico della Toscana. Sono gruppi forse più importanti del nostro che ci danno sempre l’opportunità di far conoscere la storia del nostro Ducato. Siccome è un paese interno, a volte viene sottovaluto. Invece anche noi abbiamo – insieme ai Paesi della costa (Palinuro Velia ecc.) – una storia importante.
E tentiamo di darne visibilità.
R.G Come diceva lei poco fa.. Se non fosse venuta a Laurino non avrebbe saputo dell’esistenza di questo bel teatro!
V. anche:
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