Autentico caposaldo della drammaturgia italiana del Novecento, REGINA MADRE – scritta dall’autore napoletano Manlio Santanelli e recensita perfino da Eugène Ionesco al suo debutto (ben 30 anni fa) – è oramai un classico, e come tale viene riletta da Carlo Cerciello, intervenuto in parte anche nell’adattamento del testo.
Si tratta di un vero e proprio duello – combattuto con la parola – tra Madre e Figlio, interpretati da due attori del calibro di Fausto Russo Alesi e Imma Villa.
“Santanelli – sottolinea Carlo Cerciello – accomuna al medesimo destino fallimentare Alfredo e la sorella Lisa, assente nell’opera, ma continuamente citata. Questo gioco al massacro, infantilmente agito e subìto, mi ha suggerito di mettere in scena il testo, dando concretezza al rituale onirico e psicologico di due fratelli alle prese con il fantasma della Madre»
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