Archive for Maggio 2018

Take ME (I’m Yours) nuova mostra a Villa Medici (Roma)

Maggio 31, 2018

 

TAKE ME (l’m yours): bella mostra collettiva di arte contemporanea – dal 31 maggio 2018 – all’Accademia di Francia a Roma (Villa Medici). Riunisce le opere dei 15 pensionnaires di Villa Medici affiancati a numerosi artisti internazionali, per un totale di 89 artisti. Take Me (Im’ yours) incorpora la mostra annuale del ciclo LORO. Ed e’ anche una mostra sulla trasmissione e memoria, poiche’i progetti si costruiscono al mattino e si dissolvono la sera.
La mostra e’ dedicata a Kef Geys sostenitore di un’arte concettuale.
L’esposizione e’ concepita come un cantiere – in cui si trovano artisti, architetti, designer, musicisti e scrittori – che invita i visitatori a portare le opere d”arte con se’, a continuarle, a prendere il tempo per in incontro e condividere un ricordo. E’ una mostra che stravolge il rapporto tra visitatori e arte! Vi si può fare tutto quello che si vuole: toccare, interagire, prendere e mettere in borsa (non a caso all’entrata viene consegnata una busta di carta per far la spesa!) . Si può anche disegnare sui muri, farsi fare un ritratto, rifornirsi di pane vino caffè fino a fine scorta, o di  panni usati … Questo  Format  TAKE ME – concepito  nel 1995 a Londra –  è poi ricomparso a Parigi, Copenhagen, New York , alla biennale d’arte contemporanea dell’America del Sud..

Da parte loro, gli artisti si riappropriano degli spazi storici di Villa Medici.  La mostra include anche degli spazi Speaker”s Corner.

 

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Human rights and democracy in the world: EU annual report 2017

Maggio 28, 2018

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Human rights and democracy in the world: EU annual report 2017 – On 28 May 2018, the Council adopted the EU’s annual report on human rights and democracy in the world in 2017.

In 2017, human rights remained at the heart of the European Union’s external action, and the EU reaffirmed its role as a leading global proponent of the promotion and protection of human rights.

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“Il piacere è tutto mio… ma anche un po’ vostro” – Sala Umberto (Roma) 29 maggio – 3 giugno 2018

Maggio 28, 2018

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Come diceva Oscar Wilde “il piacere è l’unica cosa su cui valga la pena avere una teoria”: ed Ed ecco allora – in “Il piacere è tutto mio… ma anche un po’ vostro” (scritto da Barbara Foria, Max Orfei, Stefano Vigilante e Claudio Insegno) con regia di Claudio Insegno – la teoria di Barbara Foria: una teoria fatta di acute osservazioni sul nostro vivere quotidiano, sulle nostre manie e i nostri desideri più inconfessabili. Una teoria sulle differenze di fondo tra il modo di pensare degli uomini e delle donne   – e sui piaceri (sesso shopping pettegolezzo ecc.) – dall’ ‘epoca dei primitivi, del ferro, del fuoco, dei greci, dei Romani, al cristianesimo, il ’68 e l’epoca della chat… Un ritratto divertente, e divertito, di specificita’ – e piaceri –  maschili e femminili.

Lo spettacolo è organizzato come una seduta di laurea, in cui il pubblico non solo partecipa, ma addirittura giudica.  E – giudicando – la laureanda attrice, mette un voto anche a sé stessa, esorcizzando le proprie debolezze attraverso il potere liberatorio della risata. Strepitosa Barbara Doria:  divertente intelligente e spumeggiante .

Tutto quanto leggibile in questo mio blog e’scritto solo da me: Silvana Paruolo

Maggio 26, 2018

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Sara’ forse inutile precisarlo ma – a scanso di equivoci – lo faccio: TUTTO quanto leggibile in questo mio blog E’ SCRITTO SOLO DA ME STESSA.

Questo e’ il motivo per cui non metto la mia firma a ciascun articolo pubblicato nel Blog: prassi che potrei comunque decidere di cambiare.

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OIL: di cosa si parlerà alla prossima Conferenza Internazionale del Lavoro (Ginevra 28 maggio – 8 giugno 2018 )?

Maggio 25, 2018

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I  quattro obiettivi strategici al centro dell’Agenda del lavoro dignitoso dell’Organizzazione internazionale del lavoro (organo tripartito) sono questi:

  • principi e diritti fondamentali sul lavoro

  • occupazione

  • protezione sociale

  • dialogo sociale e tripartitismo

A Ginevra – dal 28 maggio all’8 giugno 2018 – si terrà la 107a sessione della Conferenza Internazionale del Lavoro OIL, in cui saranno presentati una serie di Rapporti (disponibili in più lingue diverse dall’italiano) le cui conclusioni, e suggerimenti, saranno oggetto di dibattito e di decisioni.  L’Ufficio OIL a Roma ne ha fatto una sintesi in lingua italiana, da cui e’ estratto quanto segue: nel suo Sito web sono reperibili i  Link per i Rapporti integrali.

Rapporto del Direttore Generale – Attuazione del programma dell’ILO 2016-17 (Rapporto I – A)   –  Questo rapporto descrive i risultati conseguiti nel biennio 2016-2017 nell’ambito delle tre aree trasversali a tutte le attività dell’ILO (norme internazionali del lavoro, uguaglianza di genere e non discriminazione, dialogo sociale) e quelli realizzati nell’ambito della ricerca, delle statistiche e delle attività di formazione del Centro internazionale di formazione dell’ILO. C’è da decidere cosa fare in futuro.

Rapporto del Direttore generale – Iniziativa sulle donne e lavoro. L’impulso all’uguaglianza (Rapporto I-B)    –  Nonostante alcuni progressi, la realizzazione dell’obiettivo di parità di genere è ancora lontano. L’Ufficio Oil ha dato impulso al raggiungimento di questo obiettivo attraverso l’iniziativa “Donne e lavoro” – una delle 7 iniziative del Centenario dell’Oil.  Il rapporto suggerisce un’integrazione – con approcci innovativi – degli strumenti (esistenti) di politica  per la promozione dell’uguaglianza.

Rapporto del Direttore Generale – La situazione dei lavoratori dei territori arabi occupati (Allegato) – In conformità con la risoluzione adottata dalla Conferenza internazionale del lavoro nel 1980 sulle implicazioni per i lavoratori arabi negli insediamenti israeliani in Palestina e in altri territori arabi occupati, il Direttore Generale dell’ILO ha (tra l’altro) inviato una delegazione di suoi rappresentanti in Israele e nei territori arabi occupati al fine di effettuare una valutazione più completa possibile della situazione dei lavoratori in questi territori.  

Informazioni relative al programma e al bilancio e altre questioni (Rapporto II)   –  I punti oggetto di discussione includono il rapporto finanziario e il bilancio consolidato per il 2017 (pubblicato in un documento separato); la ripartizione dei contributi degli Stati membri a valere sul budget del 2019 e la composizione del Tribunale Amministrativo dell’ILO. Le informazioni relative all’attuazione del programma 2016-17 sono contenute nel summenzionato Rapporto

Rapporto finanziario e bilancio consolidato sottoposto a revisione per l’anno 201 7 e rapporto del revisore esterno (Allegato Rapporto II)   –  Il rapporto presenta il rapporto del revisore esterno e il bilancio consolidato del 2017 che è stato redatto in conformità agli standard per la contabilità del settore pubblico (IPSAS) e include le attività del Centro inter-americano per la formazione professionale (CINTERFOR), del Centro internazionale di formazione dell’ILO (CIF) di Torino, del Tribunale Amministrativo dell’ILO e della Cassa Malattia.

Rapporto della Commissione di esperti sull’applicazione delle norme internazionali del lavoro (Rapporto III – Parte A)     – Il rapporto analizza lo stato d’applicazione delle norme internazionali del lavoro nei Paesi membri e riassume il lavoro svolto dalla Commissione di esperti in materia di applicazione delle norme internazionali del lavoro, come puro quello di verifica degli adempimenti costituzionali degli Stati membri.  Nello specifico, il rapporto sintetizza le osservazioni della Commissione agli Stati membri sullo stato di applicazione delle convenzioni attraverso la legislazione nazionale.  Il rapporto è corredato di Appendici dalla quali si possono estrarre informazioni per paese sulle osservazioni e richieste della Commissione di esperti (Appendice I) e sulle osservazioni formulate dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dai sindacati (Appendice III). Il rapporto contiene un corrigendum ad un’osservazione relativa allo stato di applicazione della Convenzione sulla politica per l’impiego 1964 (No. 122) nella Repubblica di Corea.

Analisi globale sugli strumenti relativi alle ore di lavoro – Garantire un orario di lavoro dignitoso per il futuro (Rapporto III – Parte B)     – Come previsto dalla Costituzione dell’ILO, l’analisi globale sugli strumenti relativi all’orario di lavoro è stata preparata dalla Commissione di esperti per l’applicazione delle convenzioni e delle raccomandazioni (CEACR) e sarà oggetto di discussione della Conferenza.  Il rapporto analizza le seguenti 9 convenzioni, i1 protocollo e 6 raccomandazioni: Convenzione (n. 1) sulle ore di lavoro (industria), 1919; Convenzione (n. 14) sul riposo settimanale (industria), 1921; Convenzione (n. 30) sulle ore di lavoro (commercio e uffici), 1930; Convenzione (n. 47) sulla riduzione della durata del lavoro a quaranta ore settimanali, 1935; Convenzione (n. 89) sul lavoro notturno (donne) (riveduta), 1948; Protocollo del 1990 relativo alla Convenzione sul lavoro notturno (donne) (riveduta), 1948; Convenzione (n. 106) sul riposo settimanale (commercio e uffici), 1957; Convenzione (n. 132) sulle ferie retribuite (riveduta), 1970; Convenzione (n. 171) sul lavoro notturno, 1990; Convenzione (n. 175) sul lavoro a tempo parziale, 1994; Raccomandazione (n. 13) sul lavoro notturno delle donne (agricoltura), 1921; Raccomandazione (n. 98) sulle ferie retribuite, 1954; Raccomandazione (n. 103) sul riposo settimanale (commercio e uffici), 1957; Raccomandazione (n. 116) sulla riduzione delle ore di lavoro, 1962; Raccomandazione (n. 178) sul lavoro notturno, 1990; e Raccomandazione (n. 182) sul lavoro a tempo parziale, 1994. La parte conclusiva del rapporto propone una serie di osservazioni della Commissione di esperti sui possibili sviluppi del lavoro dell’Organizzazione su questo tema.

16 strumenti prendono in esame Ore di lavoro e di riposo, riposo settimanale, ferie annuali, lavoro notturno e lavoro a tempo parziale.   In generale, tra gli sviluppi positivi, il Rapporto rileva: la presenza, nelle legislazioni nazionali, di una limitazione settimanale delle ore di lavoro (tra 40 e 48 ore); ferie retribuite – e la loro durata – spesso in linea con le Convenzioni OIL;  riposo settimanale nelle legislazioni nazionali; iniziative per promuovere e regolamentare il lavoro a tempo parziale in molti paesi (nonostante il basso livello di ratifica della Convenzione n. 175); divieto del lavoro notturno delle donne eliminato in numerosi paesi con disposizioni a protezione dei lavoratori notturni (nonostante il basso livello di ratifica della Convenzione n.171).

Ma ci sono tendenze a prassi – quali la nuova organizzazione dei tempi di lavoro (orario flessibile, banca delle ore); problemi emergenti quali contratti a zero ore e la “cig economy”, la cooperazione istituzionale –  assenti in questi strumenti.

Prospettiva 2030: una cooperazione allo sviluppo efficace a supporto degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Rapporto IV)      –  Il presente rapporto si propone l’obiettivo di fornire all’ILO e ai suoi Costituenti elementi di discussione sul rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e dei partenariati globali per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile.    L’analisi fornita dal rapporto si focalizza soprattutto sulla centralità del lavoro dignitoso nell’Agenda 2030, gli accordi globali di cooperazione tecnica e il ruolo dell’ILO.   Altri temi trattati dal rapporto includono la cooperazione allo sviluppo nel contesto della riforma delle Nazioni Unite, dell’Agenda sul finanziamento per lo sviluppo e dei partenariati.   La parte finale del rapporto analizza (i) i risultati raggiunti dalla cooperazione allo sviluppo dell’ILO nelle aree strategiche delle norme internazionali del lavoro, dell’occupazione, della protezione sociale e del dialogo sociale, e (ii) i possibili scenari futuri alla luce delle esigenze dei Costituenti e della riforma delle Nazioni Unite.

Porre fine alle violenze e alle molestie contro le donne e gli uomini nel mondo del lavoro (Rapporto V 1)     –   Il rapporto sulle violenze e molestie contro le donne e gli uomini nel mondo del lavoro nasce dalla decisione del Consiglio di Amministrazione dell’ottobre 2015 di includere nell’ordine del giorno della Conferenza del 2018 l’adozione di una norma internazionale del lavoro sulla violenza e molestie sul lavoro.   La parte finale del rapporto esamina le lacune esistenti nella regolamentazione vigente sulla violenza e molestie contro donne e uomini nel mondo del lavoro, il valore aggiunto di (un) nuovo/i strumento/i internazionale e gli elementi principali che potrebbero far parte di una convenzione e di una raccomandazione. Il rapporto è accompagnato da un questionario che è stato inviato a tutti i Membri dell’ILO nel maggio del 2017 al fine di raccogliere il loro parere sulla portata e contenuto dello strumento o degli strumenti proposti e di consentire all’Ufficio  internazionale del lavoro di preparare una relazione per la Conferenza.

Porre fine alle violenze e alle molestie nel mondo del lavoro (Rapporto V 2) – Questo rapporto contiene l’analisi e la proposta di conclusioni basate sulle risposte al questionario (vedi rapporto V-1 summenzionato) inviato ai rappresentanti dei governi, organizzazioni di datori di lavoro e sindacati nel maggio del 2017.   Per la sua stesura l’Ufficio ha anche  preso in considerazione l’input e le opinioni espresse durante la riunione tripartita di esperti del 2016.

Dialogo sociale e tripartismo       –  Discussione ricorrente sull’obiettivo strategico del dialogo sociale e del tripartismo, per dare seguito della Dichiarazione dell’ILO sulla giustizia sociale per una globalizzazione equa del 2008 (Rapporto VI ) – Il rapporto analizza come i cambiamenti del mondo del lavoro abbiano influito sul dialogo sociale e sul tripartismo. La parte centrale dello stesso rapporto analizza l’azione, le buone prassi, le sfide e le opportunità relative al dialogo sociale negli Stati membri e i risultati conseguiti dall’Ufficio attraverso l’implementazione del piano d’azione sul dialogo sociale durante il periodo 2014-17. Il rapporto si conclude con una sintesi delle osservazioni principali che emergono dai precedenti capitoli e con una proposta di punti di discussione per la Commissione della Conferenza che identificherà l’azione futura dell’Ufficio per il rafforzamento del dialogo sociale e del tripartismo.     A complemento di questo rapporto, l’Ufficio di valutazione dell’ILO ha preparato un rapporto sugli interventi e i risultati dell’ILO relativi al dialogo sociale che sono stati implementati durante il periodo 2013-16.

Abrogazione di sei convenzioni e Revoca di tre raccomandazioni: Convenzione (n. 21) sull’ispezione degli emigranti, 1926; Convenzione (n. 50) sul reclutamento di lavoratori indigeni, 1936; Convenzione (n. 64) sui contratti di lavoro (lavoratori indigeni), 1939; Convenzione (n. 65) sulle sanzioni penali (lavoratori indigeni), 1939; Convenzione (n. 86) sui contratti di lavoro (lavoratori indigeni), 1947; Convenzione (n. 104) sull’abolizione delle sanzioni penali (lavoratori indigeni), 1955; Raccomandazione (n. 7) sulle ore di lavoro (pesca), 1920; Raccomandazione (n. 61) sui lavoratori migranti, 1939; Raccomandazione (n. 62) sui lavoratori migranti (collaborazione tra Stati), 1939.   Qualora la Conferenza decidesse di abrogare e ritirare tali strumenti, essi sarebbero rimossi dal corpo delle norme internazionali del lavoro e, di conseguenza, i Membri che hanno ratificato non saranno più obbligati a presentare i rapporti periodici ai sensi articolo 22 della Costituzione né saranno soggetti a dichiarazioni (articolo 24) o reclami per inosservanza (articolo 26).

Abrogazione di sei convenzioni e Revoca di tre raccomandazion   – Il rapporto contiene la sintesi delle risposte degli Stati membri al questionario sull’abrogazione.

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Mostra de Conciliis “Spazi di quiete, paesaggi e land”-a Napoli

Maggio 25, 2018

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La mostra Spazi di quiete, paesaggi e land art – voluta dal Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo, organizzata da Il Cigno GG Edizioni e curata da Marco Di Capua e Filomena Maria Sardella – sarà inaugurata a Napoli il prossimo 24 maggio alle ore 18.30 all’interno del Maschio Angioino.

Per l’occasione saranno anche esposte le foto di Luigi Nifosì del Memoriale di Portella della Ginestra, opera di land art realizzata dallo stesso de Conciliis in ricordo della strage del primo maggio 1947 perpetrata dal bandito Giuliano in Sicilia.

«Si tratta – precisa lo stesso de Conciliis – di una presentazione di mie opere degli ultimi vent’anni soprattutto, e come di consueto, riguardanti i temi di natura e paesaggio che, allo stesso tempo include l’“altro paesaggio”, ovvero quello della land art. Si tratta di un’“arte territoriale” che viene presentata in un’ampia documentazione fotografica. Paesaggi dipinti e land art, due esempi diversi di trattare la natura».

La compostezza formale dei suoi quadri – commenta Marco Di Capua – introduce subito una geometria euclidea, fatta di equilibrio e di solennità, da molti definite “classiche”. I suoi alberi, le sue strade, i suoi specchi d´acqua evocano la serenità, la calma e l´indifferenza della natura verso le cose umane. Per questo motivo può essere considerato un laico che sa muoversi in contesti religiosi e che, con le sue opere, mette insieme impegno civile, paesaggio, natura. Lavora con i gialli del sole, il verde degli alberi, l’azzurro dei fiumi e del cielo, il rosso dei papaveri, il bianco delle case”.

«de Conciliis – sottolinea lo storico dell’arte Claudio Strinatida – un lato è stato ed è un maestro fortemente impegnato in chiave politica, dall’altro è un paesaggista che sembra completamente immerso nelle sue opere pittoriche in una sorta di laico misticismo, in comunione totale con una Natura avvertita come l’approdo sicuro al Bene e al Bello come fu già per gli antichi».

Premio ERICA FRAIESE- 2018 a Paestum- Capaccio

Maggio 24, 2018

Servizio di Telecolore

“ANCHE SE IL NOSTRO MAGGIO…” un tributo a Fabrizio de André – Sala Umberto (Roma) 21 maggio 2018

Maggio 21, 2018

Ninè Ingiulla e i Mercantinfiera2.0 (gruppo veronese attivo nel panorama musicale da oltre vent’anni)  ripercorrono il vasto repertorio di De André, dagli esordi fino all’ultimo album. Sul palco insieme a loro, ad introdurre lo spettacolo, lo scrittore e critico letterario Stefano Gallerani.

Fabrizio De Andrè è citato fra i più importanti e poetici cantautori italiani. Spesso, la memoria collettiva lo ricorda come “il cantautore degli emarginati” o il “poeta degli sconfitti” – e degli indesiderabili – che mette a confronto la loro dolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loro accusatori;  il Poeta di un viaggio ideale nella solitudine e nell’emarginazione, sia quella dei generici “ultimi”, sia quella dei rom, del marinaio, della transessuale e dell’artista stesso.

Molti sono i brani attraverso i quali De André esprime la sua visione religiosa. Già nel suo primo album – “Volume I” – inserisce brani come Preghiera in Gennaio, dedicato al suicidio dell’amico Luigi Tenco, Spiritual, Si chiamava Gesù.  Con il concept album “La buona novella” (1970) il cantautore dedica un’intera opera alla tematica, umanizzando i personaggi del Vangelo e degli scritti apocrifi. Riferimenti alla fede, alla religione, sono presenti direttamente o indirettamente anche in altri brani (Smisurata preghiera, Khorakhané, Il testamento, ecc.). “Quando parlo di Dio – ha precisato lo stesso De Andrè –  lo faccio perché è una parola comoda, da tutti comprensibile, ma in effetti mi rivolgo al Grande Spirito in cui si ricongiungono tutti i minuscoli frammenti di spiritualità dell’universo”. “Io -precisava ancora De Andrè –  mi ritengo religioso e la mia religiosità consiste nel sentirmi parte di un tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perché, secondo me, l’equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in ciò che ci circonda. La mia religiosità non arriva a ricercare il principio, che tu voglia chiamarlo creatore, regolatore o caos non fa differenza. Però penso che tutto quello che abbiamo intorno abbia una sua logica e questo è un pensiero al quale mi rivolgo quando sono in difficoltà, magari dandogli i nomi che ho imparato da bambino, forse perché mi manca la fantasia per cercarne altri”.  “Quando scrissi la Buona Novella – sottolinea De André-   era il 1969. Si era quindi, in piena lotta studentesca e le persone meno attente consideravano quel disco come anacronistico […] E non avevano capito che la Buona Novella voleva essere un’allegoria: un paragone fra le istanze della rivolta del ’68 e le istanze, spiritualmente più elevate ma simili da un punto di vista etico-sociale, innalzate da un signore, ben millenovecentosessantanove anni prima, contro gli abusi del potere, contro i soprusi della autorità, in nome di un egualitarismo e di una fratellanza universale. Quel signore si chiamava Gesù di Nazareth. E secondo me è stato, ed è rimasto, il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Quando ho scritto l’album non ho voluto inoltrarmi in strade per me difficilmente percorribili, come la metafisica o addirittura la teologia. Poi ho pensato che se Dio non esistesse bisognerebbe inventarselo, il che è esattamente quello che ha fatto l’uomo da quando ha messo piede sulla terra”.

In ogni caso, l’atteggiamento tenuto da De André nei confronti dell’uso politico della religione, delle gerarchie ecclesiastiche e dell’ipocrisia della provincia ligure è spesso sarcastico e fortemente critico, fino all’anticlericalismo.

Tra le passioni di De André, vi era anche quella per l’astrologia.

A lungo, De André è stato sorvegliato dai servizi segreti. Ma è stato poi chiarito che la sua attività politica era limitata solo a sostenere economicamente, con l’abbonamento, e a finanziare talvolta, con donazioni, il periodico “A/Rivista anarchica”.  E nell’album Storia di un impiegato (1973) si trovano accuse al terrorismo, ritenuto dal cantautore completamente dannoso perché tendente a fortificare il potere, non ad abbatterlo.

Nel 1979, De André  è stato rapito (con la compagna) dalla anonima sequestri sarda . Prima, durante e dopo il sequestro, alcuni giornali fanno uscire illazioni e falsità, talune che legano il rapimento perfino alle Brigate rosse, a motivi personali , a uno sfondo politico. Proprio l’anno del sequestro, comunque, termina la sorveglianza dei servizi segreti ai danni di De André.

Lungo la propria carriera De André ha collaborato, sia per la parte musicale, sia per la parte testuale, con numerosi altri artisti, prediligendo la composizione dei testi a quella delle musiche.

E l’amore trionfo’

Maggio 19, 2018

Auguri a Harry e Meghan!

Ora –  per Harry e Meghan – si prospetta un ruolo “politico”, più che cerimoniale, in linea con il passato di attivista di Meghan  ( che si dichiara “fiera di essere donna e femminista” ) e con il suo impegno a favore dei diritti umani.

 

UOMINI SEPARATI al Teatro dell’Angelo (Roma) -3-20 maggio2018

Maggio 17, 2018

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Spettacolo ironico brillante esilarante … con non pochi colpi di scena..e sorprese!

Con Paolo Gasparini Massimiliano Giovannetti Rosario Galli Marco Ferrari e Caterina Shulha  e’ (anche quando sembra impossibile)  una bella storia di amicizia, tra uomini e tra uomini e donne;  e una bella riflessione su amore ed amicizia  (e la loro comune origine divina).