TRANNE ECCEZIONI BEN PRECISATE, TUTTO QUELLO CHE E' LEGGIBILE IN QUESTO BLOG E' SCRITTO SOLO DA SILVANA PARUOLO – Il Blog riguarda Politica internazionale e Cultura: attualità, politiche UE e UE nel mondo (V. libri di Silvana Paruolo 2020: la nuova UE L'UE tra allargamento e vicinato, crisi, verticite, vecchie e nuove strategie Ed. LULU 201O e Introduzione all'Unione europea Oltre la sfida del 2014 – Ed. Il mio libro-Feltrinelli 2014) ma anche – grazie alla mia iniziativa non profit Appuntamenti europei a Roma – le Letterature per l'infanzia e la gioventù.
Una coppia decisamente borghese decide di passare una vigilia di Natale diversa, unendosi a dei volontari che portano dei generi di conforto ai vari barboni, sparsi sui marciapiedi o sotto i colonnati della città. Questa esperienza gli fa provare una strana sensazione di appagamento: essere buoni non è poi così difficile.
Si coricano – ritrovandosi – con questa piacevole sensazione!
Ma il giorno di Natale, il campanello di casa squilla. Sulla porta Ivano: decisamente alticcio, sudicio, e puzzolente di alcol economico. Ha trovato un biglietto da visita inavvertitamente perso da Emilio.
Fuori una tempesta di neve sta spazzando la città. Che fare? Emilio e Barbara non sono più davanti a una semplice digressione esistenziale…
A Roma – ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa da Roma Culture e organizzata dall’Azienda speciale Palaexpo – c’è la Mostra “World Press Photo 2022” delle 122 foto finaliste del prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti. La mostra è una mostra itinerante che sarà esibita in più di 50 paesi.
Sul piano operativo, gli organizzatori del Concorso hanno diviso il mondo in 6 regioni (Nord America e America del Sud, Europa. Africa, Oceania e Sud Est asiatico) focalizzando l’attenzione dell’edizione 2022, in particolare, su 3 grossi temi:
i cambiamenti climatici, e la nostra distruzione del pianeta
le lotte per la libertà, e per il rispetto dei diritti civili
le comunità indigene, e le loro lotte
La Mostra segna, quindi, una particolare attenzione all’urgenza del Presente con i suoi pericoli e minacce – in tutto il mondo, e non solo in Europa o in Italia – promuovendo consapevolezza, e un rifiuto di informazioni manipolate. Per esempio, la foto del Manifesto fa riferimento alla ferocia del narcotraffico in Messico – e al maltrattamento dei suoi papaveri.
La vincitrice del concorso è Amber Bracken – fotografa canadese per il New York Times – la cui foto mostra una fila di abiti rossi appesi a croci di legna lungo una strada, in ricordo dei bambini indigeni morti presso la Kamloops Indian Residential School in Canada: bambini allontani dalle loro famiglie (con la forza) per essere rieducati, molti dei quali sono morti, per le violenze subite. Una triste pagina della storia del Canada! Riferendosi a questa foto, Rena Effendi Presidente della giuria, ha commentato: “Puoi quasi sentire la quiete di questa fotografia, un momento tranquillo di resa dei conti globale per la storia della colonizzazione, non solo in Canada ma in tutto il mondo”.
Un altro premio è stato aggiudicato a Matthew Abbott che racconta di come gli aborigeni australiani brucino la terra in modo strategico per consentire ai fuochi di muoversi lentamente, diminuendo la C02 e il riscaldamento climatico.
Premiato anche la brasiliana Lalo de Almeida che ha documentato le pessime condizioni della foresta pluviale amazzonica minacciata da deforestazione, estrazione mineraria, sviluppo infrastrutturale e scelte regressive di Bolsonaro.
Per la nuova categoria Photo Open Format – che include progetti multimediali (dal video al documentario interattivo e foto disegnate) – la vincitrice è stata Isadora Romero dell’Ecuador che si sofferma su scomparsa dei semi, migrazione forzata, e colonizzazione.
Una menzione d’onore è stata attribuita a Viviana Peretti, fotografa italiana freelance con base a Bogotà che ha indagato sul crimine di sparizione forzata in Colombia.
Complessivamente sono stati premiati 24 fotografi, di cui 19 raccontano delle vere e proprie storie.
Un viaggio sulle note delle canzoni di Domenico Modugno, con cui Mario Incudine e Domenico Modugno ci raccontano un mondo che cambia, che lotta, che sogna, che sfida convenzioni e stereotipi.
Mimì, un uomo del Sud che potrebbe avere mille nomi diversi, siamo noi di ogni giorno che passa: Noi di Ieri, Noi di Oggi, Noi di Domani. Noi che desideriamo Volare ma che non sempre sappiamo di avere le ali per poterlo fare.
Noi che desideriamo Volare ma che non sempre sappiamo di avere le ali per poterlo fare.
Ho capito – anche ascoltando piu’analisti – cosa ostacola,oggi, un negoziatodi pace, effettivo tra ucraini e russi. E ho capito le volonta’ , aspettative e ambizioni ( in questa terza Fase di guerra in Ucraina) degli ucraini e dei russi.. Eppure… continuo a chiedermi se non si debba andare oltre la denuncia delle atrocita’ di questa guerra sempre piu’feroce – e Decidere di prevenirne altre – oramai attese, nel Sud del paese – probabilmente ancora piu’devastanti. Ucraini e Russi hanno valutato se il gioco vale la candela? Non sarebbe meglio decidere un Accordo condiviso, in una logica di coesistenza di ucraini e russofoni russofili? Spero che la quinta raffica di sanzioni dell’Occidente spinga i Russi a riflettere. E che gli Ucraini tengano conto di quanto costa – in termini di profughi morti sofferenza della popolazione civile – la loro coraggiosa resistenza. I crimini di guerra stanno conoscendo una crescita esponenziale! C’e’da ritrovare il rispetto della vita – e l’umanita’ nella sua migliore essenza. E una volta accettata la neutralita’ militare un Accordo diventa piu’facile anche in una logica di equilibrio geo-politico.
Parliamo anche di opportuna ricerca di ritorno alla pace! E manteniamo aperto il dialogo.
Se ci si pone l’obiettivo – non solo di una tregua – ma anche di evitare che questa guerra diventi un ulteriore conflitto congelato, evitare ulteriori massacri atrocita’ distruzione e profughi, evitare il rischio nucleare e frasi del tipo “il peggio deve ancora arrivare”, serve una forte Iniziativa di Pace dell’Unione europea. Il Modello in Italia adottato con lo Statuto speciale della Regione autonoma Trentino Alto Adige (anche con adattamenti – se necessario) – se accettato da Ucraini e Russi – potrebbe (una volta risolta anche la questione della neutralità militare dell’Ucraina con più garanti) porre fine al conflitto in corso, e fare prevalere una logica di sana co-esistenza (a dispetto di tutto l ‘odio che questa guerra sta seminando) tutelando anche i russofoni russofili del Sud del paese. MA e’la posizione del governo italiano e dell’UE? Questa ipotesi è presente nei Negoziati in corso? Se ne è discusso anche con USA Cina Turchia ecc.? Si spingerà – tutti – in questa direzione? Quando von der Leyen e Borrel saranno in Ucraina ne parleranno al presidente ucraino ? C’e’da cercare una Soluzione per porre fine a questa guerra – assurda e feroce – e per dare inizio alla ricostruzione. E gli ucraini – tutti – hanno diritto di vivere, e di poter vivere in pace nelle proprie case e nel proprio Paese. Ci sono già 5 milioni di profughi. E si parla gia’ anche di una tratta di bambini a scopo sessuale. E’ora di mettere ordine – rispettando innanzitutto tutti i diritti umani – in questo nuovo ordine mondiale che si sta immaginando? Appoggio pienamente la linea di sanzioni dure per giuste pressioni su Putin, soprattutto alla luce della cieca violenza distruttiva – e inaudita ferocia – delle azioni dei suoi soldati. MA mi chiedo: quanto tempo gli serve per ritrovare il buon senso, e la capacita’ di rispettare la vita, il suo popolo e il suo paese, la democrazia e il diritto internazionale? Questa guerra e’devastante per tutti, e non solo per i paesi membri dell’UE. Tra l’altro, si rischia una carestia in paesi dipendenti dal grano ucraino.
Speriamo almeno che si sappia utilizzare la crisi energetica per una vera nuova strategia nell’area euromediterranea e un vero passo in avanti verso le rinnovabili.
Si sara’capaci di coordinare gli investimenti dei singoli Stati – per onorare l’impegno del 2% per NATO – a livello UE? Serve una difesaeuropea efficace per contribuire – nel quadro NATO – a una deterrenza efficace. Una Cooperazione rafforzata tra Francia Germania Italia e Spagna – come suggerito anche da Romano Prodi – potrebbe essere un buon punto di partenza per una Politica di Difesa e Estera, comune. In tal senso e’importante vedere chi vincera’ le prossime elezioni presidenziali.La vittoria di Macron potrebbe facilitare tale prospettiva.
Nel quadro della Strategia 2020-2025 si delineano novità per la trasparenza salariale e l'equilibrio di genere nei cda delle imprese. Un commento della consigliera scientifica di @euroeconomie@ParuoloShttps://t.co/1DKDUVz7sz
Sani è un’espressione usata per dare il saluto, nella valle del Piave, ai piedi delle Alpi. Viene da Salus. E vuole riassumere il senso del teatro per questo tempo: un teatro che mette insieme creando ponti. In questo bello spettacolo – così intitolato – storie e canzoni raccontano qualcosa, Ma la trama resta leggera, come deve essere in un concerto.
Sul palcoscenico del Quirino, Paolini racconta momenti di crisi, personali e collettive, che hanno cambiato il corso delle cose. Parte dai temi di fondo della crisi climatica e della transizione ecologica: sulla scena un enorme castello di carte mostra la fragilità dell’equilibrio di ogni sistema ecologico (naturale o artificiale). Ma racconta anche le tragicomiche conseguenze del suo primo (e unico) incontro con Carmelo Bene, la guerra fredda, il lockdown del 2000, ecc.
Geppy Gleijeses ha sostituito Paolo Bonacelli – cui auguriamo una pronta guarigione – che per motivi di salute ha dovuto rinunciare allo spettacolo.