Archive for the ‘Musical’ Category

Pippi calzelunghe al Teatro Olimpico (Roma, 21 dicembre 2022- 8 gennaio 2023)

dicembre 12, 2022

Dopo 13 anni, il bel musical progettato dalla famiglia Proietti, Pippi calzalunghe – l’amata eroina dalle inconfondibili treccine rosse, lentiggini e coloratissimi look –  nata dalla penna di Astrid Lindgren, con regia di Fabrizio Angelini, torna in scena al teatro Olimpico di Roma, nella versione italiana (della celebre favola) di Sagitta Alter e Carlotta Proietti. E con i suoi fedeli compagni di viaggio, Zietto (l’adorabile cavallo a pois) e Nilsson (una stravagante scrimmietta). 

Il musical è uno spettacolo vivace ed esuberante, con acrobazie e colpi di scena, costumi raffinati, l’elegante allestimento di Susanna Proietti, e tantissima musica.

L’eroina, cioè, Pippi é ribelle, anticonformista, allergica alle regole, indipendente, capace di sognare ad occhi aperti. Sa dare al denaro una importanza relativa. Ed è consapevole del valore dell’amicizia.

La sua interprete è una giovane attrice, Margherita Rebeggiani, che 5 anni fa ha interpretato Mary Poppins, e che oggi ha 18 anni.  Per lei fare la bambina “è stata una vera sfida: vinta!”.  

Pippi calzelungue – sottolinea Rebeggiani – “è la storia del bambino bullizzato che ha la sua rivincita sul mondo degli adulti.  Ma non agisce per ritorsioni. Vuole giocare. Gli adulti non giocano. Forse, vedendo lo spettacolo, gli tornerà un po’ di voglia di giocare”.

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We Will Rock You a Roma al Teatro Brancaccio (28 gennaio – 2 febbraio 2019)

gennaio 29, 2020

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Dopo il gran successo della precedente edizione, torna in scena il travolgente musical “We Will Rock You” con una regia che ancor più esalta la forza aggregante del rock e la bellezza della condivisione.

Lo spettacolo narra (peraltro con una narrazione impegnata e sofisticata) la vicenda di Galileo e Scaramouche, una grande storia d’amore per la musica e la libertà, racconto del potere salvifico della musica e del Rock and Roll, e del diritto  di sognare, e di poter esprimere se stessi.

Gran bello spettacolo. Splendide le voci, le musiche, le coereografie, le scenografie, e l’ensemble.  Se ne esce divertiti, rasserenati e carichi di energia positiva.

Solo insieme si può cambiare il mondo. Il futuro non è scritto. Il futuro dipende da tutti noi.

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AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA al Teatro Brancaccio (Roma) dal 18 dicembre 2019

dicembre 16, 2019

La splendida commedia musical, AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA torna in scena al teatro Brancaccio, con un ensemble composto da 17 artisti, cantanti, ballerini. Gianluca Guidi – erede legittimo del padre Johnny Dorelli – si conferma nel ruolo di Don Silvestro. Enzo Garinei questa volta è “La voce di Lassù”. Crispino è interpretato da Marco Simeoli. Il ruolo di Toto, il cui ruolo è oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Nel ruolo di Clementina, la figlia del sindaco, si conferma una strepitosa e frizzante Camilla Nigro, mentre Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi. La novità di questo terzo anno è la partecipazione straordinaria di Lorenza Mario nel ruolo di Consolazione, una esplosiva donna di facili costumi.

La sua trama ( liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest) narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale. Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese. Finita l’arca, al momento dell’imbarco, interviene un cardinale, inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro che a suo dire disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio, sull’arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, rifugio sicuro, per condividere con i suoi fedeli quel terribile momento. Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio, imposta l’arcobaleno. Lo spettacolo finisce cona una tavola in festa celebrando il ritorno alla serenità benedetta da Dio.

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA è “un successo planetario – sottolinea Gianluca Guidi (erede legittimo del padre Johnny Dorelli) – allestito in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato statunitense. Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974.. e fu subito magia… che dura da ben 43 anni. .. Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e anche di fede… Devo ringraziare Alessandro Longobardi per molteplici ragioni: ,..ha saputo creare una “famiglia” teatrale… l’investimento profuso per questo spettacolo è gigantesco… e mi ha lasciato l’assoluta libertà di scelta di cast ..Mi manca l Armando Trovajoli ..Ci ha lasciati però nelle mani di un ottimo musicista: Maurizio Abeni (suo ultimo assistente) Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo. Sono felice di aver ricondiviso con Jaja Fiastri, amica da molti anni .. questa avventura di sua creazione. Le scene di Giulio Coltellacci sono state ricreate da Lele Moreschi. I costumi di Francesca Grossi sono filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e pieni di vita anche appesi alle stampelle. Il mio amico Umile Vainieri, compagno di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti. I nostri tecnici – capitanati dal bravo Gerardo Nigro – sono deliziosi e capaci… Enzo Garinei (un grande amico), Marco Simeoli, Piero di Blasio, Camilla Nigro e Francesca Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita ai personaggi. E quest’anno nel ruolo di Consolazione la splendida Lorenza Mario! “Un grazie alla “mia” Manuela Scravaglieri (nel corpo di ballo della precedente edizione da me recitata) diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione… “.

Alessandro Longobardi prosegue nella direzione del “Centro di Produzione” tra i più attivi in Italia. AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA è prodotta da O.T.I Officine del Teatro Italiano in collaborazione con Viola Produzioni (dopo il successo ottenuto con Rapunzel il musical (2014), Sister act il musical (2015), Peter Pan il musical (2016), L’ultima strega (2016), E… se il tempo fosse un gambero? (2016), La Regina di ghiaccio il musical (2017), Shakespeare in Love (2018),

Priscilla La Regina del Deserto Il musical al teatro Brancaccio (Roma) 12 -15 dicembre 2019

dicembre 9, 2019

Vincitore di 2 Awards, Priscilla torna in Italia da dicembre 2019 a febbraio 2020: splendido e sfavillante musical, con oltre 500 magnifici costumi, una sceneggiatura esilarante, ed una intramontabile colonna sonora (che include 25 strepitosi successi internazionali) suonati con un’orchestra dal vivo!

Tratto dall’omonimo film “Le Avventure di Priscilla La Regina del Deserto” (vincitore di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes) è una travolgente avventura di tre amici che, a bordo di un vecchio bus rosa soprannominato Priscilla, partono per un viaggio attraverso il deserto australiano alla ricerca di amore e amicizia, finendo per trovare molto di più di quanto avessero mai immaginato.

“Priscilla la regina del deserto” al teatro Brancaccio (Roma) 7-31 marzo 2019

marzo 6, 2019

 

Coinvolgente e spumeggiante, super-dinamico ed esuberante, onirico, apoteosi di colori e di magia – e vera festa di piume parrucche e successi degli anni 70-80 – il grande musical australiano PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO è in scena al Teatro Brancaccio, con orchestra dal vivo, oltre 500 magnifici costumi, una sceneggiatura esilarante ed una intramontabile colonna sonora ( “I Will Survive“; “Finally“, “It’s Raining Men” e “Go West” ecc. )..

Questa la sua trama…

Tratto dall’omonimo film cult ” Le Avventure di Priscilla La Regina del Deserto” – vincitore di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes – Priscilla è una travolgente avventura “on the road” di tre amici che, a bordo di un vecchio bus rosa soprannominato Priscilla, partono per un viaggio attraverso il deserto australiano alla ricerca di amore e amicizia, finendo per trovare molto di più di quanto avessero mai immaginato!

Il suo talentuoso Cast: Manuel Frattini – Bernadette; Mirko Ranù – Adam/Felicia; Cristian Ruiz – Tick/Mitzi; Stefano De Bernardin – Bob; Arianna Bertelli – Diva 1/Cynthia; Natascia Fonzetti – Diva 2; Alice Grasso – Diva 3; Pedro Batista Gonzalez – Miss U/Cover Adam; Lucina Scarpolini – Marion; Alessia Punzo – Shirley; Simone Nocerino – Young Bernadette/Ensemble/Dance Captain; Salvatore Maio – Ensemble/cover Tick/Frank; Jacopo Bruno – Ensemble/Farrah; Robert Abotsie Ediogu – Ensemble/Jimmy; Andrea Riva – Ensemble/Prete/Cover Bob; Simone Aliprandi – Ensemble; Leonardo Lusardi – Ensemble; Lorenzo Pagani – Ensemble; Marco Ventrella – Ensemble; Nadine Guerra – Ensemble; Maira Albano – Swing/Cover; Matteo Perin – Swing/Cover

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@ParuoloS

A Christmas Carol al Teatro Quirino (Roma) – 8-13 gennaio 2019

gennaio 7, 2019

 

La Compagnia dell’Alba, dopo Aggiungi un posto a tavola, presenta il musical A Christmas Carol adattamento del celebre romanzo di Charles Dickens, con musiche del compositore statunitense Alan Menken (che vanta ben 19 nomination agli Oscar e 8 vittorie con lavori quali La bella e La Bestia, La Sirenetta, Aladdin, Sister Act, ecc. ) – con Roberto Ciufoli, e regia e coereografie di Fabrizio Angelini.

Questa la sua trama.  E’ la vigilia di Natale, nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza.  Invece, il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge – chiuso il negozio – si reca solitario verso la sua dimora. Durante la cena, riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I tre spettri, tra flashback e premonizioni, riusciranno a mutare l’indole meschina ed egoista di Scrooge, che si risveglierà la mattina di Natale con la consapevolezza che l’avidità del denaro e l’attaccamento alle sole cose materiali sono sbagliati. La la carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio, che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Fred e la sua famiglia.

Tra un’umanità che va sempre più in fretta – sottolinea il regista – oggi si tende spesso a rinchiudersi nel proprio guscio, nel proprio mondo, con il proprio cellulare e i propri auricolari, per isolarsi da tutto e da tutti. Ecco dunque che il monito del defunto amico Marley, che appare a Scrooge nelle vesti di uno spettro proprio per suggerirgli un cambiamento nella sua vita e nel suo carattere, dovrebbe essere un monito per tutti noi, verso un atteggiamento che guardi maggiormente alla tolleranza, all’accoglienza, agli altri. Se tutto questo è poi accompagnato dalle meravigliose musiche di Alan Menken, per la prima volta presentate in Italia, allora un messaggio così forte non può che divenire vincente e positivo per farci riflettere, sia pure all’interno di una cornice divertente e di intrattenimento, su quanto una maggiore apertura verso gli altri potrebbe cambiare e migliorare le nostre vite”.

V. anche:

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Jesus Christ Superstar torna al Sistina (6-16 dicembre 2018)

dicembre 7, 2018

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Vero capolavoro che di certo mai conoscerà oblio, Jesus Christ Superstar – originale Opera rock con regia di Massimo Romeo Piparo (prodotta dalla PeepArrow Entertainment nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice) – dopo lo straordinario successo del suo Tour Europeo, torna a Roma pluripremiato (in Europa con il Musical World Award).

E’ un’occasione da non perdere, prima del suo prossimo grande Tour internazionale, per applaudire il mitico Ted Neeley, suo straordinario protagonista. Con la travolgente orchestra dal vivo – diretta dal Maestro Emanuele Friello – Jesus Christ Superstar vede in scena un cast di incredibili talenti: accanto a Ted Neeley nei panni di Gesù, anche il brasiliano Nick Maia (Giuda), Paride Acacia (Annas), Simona Distefano (Maria Maddalena), Andrea Di Persio (Pilato), Giorgio Adamo (Simone), Francesco Mastroianni (Caifa), Mattia Braghero (Pietro), Salvador Axel Torrisi (Erode), il grande ensemble di acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, con le scenografie di Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.

Nello stesso tempo cinema e teatro oltre che musical, oserei dire, lo spettacolo (in cui tutto tutto si tiene in un favoloso dinamismo) è una vera e propria esplosione di:  bellezza e perfezione (non c’è un solo punto morto), musica canzoni e danza, energia e scatenata vitalità, coesistenza di fantasia e (anche grazie alla multimedialità)  immagini di cruda realtà, armonia e splendidi effetti speciali talvolta anche d’impronta onirica, piacere (anche per occhi ed orecchie).

E ancor – e soprattutto – è  fonte  di tante Emozioni, leggerezza e forti sensazioni, Amore e spiritualità. misticismo …

Bellissimi luci e giochi di luce; coreografie immagini multimediali e scenografie, fantasiose, suggestive, colorate, imponenti, e a forte effetto – ed impatto – visivo ed emotivo. Bravissimi gli acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini, sciolti mimetici e scatenati. Travolgenti, coinvolgenti, penetranti ed emozionanti, le sue  musiche canzoni e belle voci, e i suoi personaggi chiave.

Lo spettacolo mette in scena gli ultimi sette giorni della vita di Gesù, narrati dalla prospettiva di Giuda. La scena è quindi monopolizzata, in particolare, da tre personaggi: Gesù, rappresentato come una figura che ha molto di umano, ma anche di spirituale; Giuda, figura cardine della narrazione; e Maria Maddalena, dolce femminilità investita da un amore che non sa comprendere.

Giuda non manca di suscitare reazioni,  e sentimenti. Splendida Maddalena! Bravi anche i cattivi!

Last but not least, carismatico Ted Neely nella sua eccellente e sublime interpretazione di Gesu’ – e il suo mito senza tempo e sempre attuale (come ben testimoniato dalla proiezione di foto di tristi realta’, odierne, quali migranti dinanzi a fili spinati, bambini messicani separati dalle loro famiglie ecc.ecc.) – un Gesu’ spirituale e (talvolta) quasi surreale per la diversità che sa emanare pur nella suo esser fortemente umano, vicino e presente!  Lo stesso Ted Neeley, mitico Gesù del film “Jesus Christ Superstar” del 1973 che ha fatto sognare tante generazioni di giovani in tutto il mondo,  con i suoi occhi celesti, quasi trasparenti e con un leggero strabismo, i capelli  lunghi e lisci, e un sorriso  che incanta.

“C’è – racconta Neeley – certamente qualcosa di magico nel fatto che dopo 40 anni sono qui a Roma ad interpretare ancora una volta il ruolo di Gesù   è un sogno che avevo da tutta la vita. Ho interpretato questo ruolo così tante volte ma ci trovo sempre qualcosa di nuovo. Per me la figura di Gesù rappresenta speranza, amore, spiritualità, fede e dolcezza. La mia vita cambiò con lui, anche perché quando giravamo il film in Israele ho conosciuto mia moglie”.

Gesù, contrapposto a Giuda, diventa emblema delle contraddizioni umane e della complessità dei nostri tempi.  A esaltare i grandi sentimenti  ci pensa la musica rock: simbolo di ribellione, grinta e determinazione.  L’energia della musica, la spiritualità e il carisma di un personaggio così amato da diventare un mito rendono questo spettacolo un evento memorabile.  L’Opera Rock – la più amata di tutti i tempi e che non invecchia mai – rinnovando il proprio messaggio di amore speranza e fiducia, unisce in un unico entusiasmo spettatori di ogni età e nazionalità

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IVA ZANICCHI UNA VITA DA ZINGARA al qteatro Brancaccio (Roma) – 7 novembre 2018

ottobre 29, 2018

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Con la formula del teatro canzone, dove alla parola si alterna la musica, “Iva Zanicchi – Una vita da Zingara” è un “One Iva Show” ma è anche uno spettacolo che racconta ricordi familiari e aneddoti (inediti) di una delle regine della canzone italiana: la bisnonna, suo padre, sua madre, la vita sulle montagne, e poi i concerti, le prime tournée tournée in Giappone e in Russia, i suoi grandi incontri (come quello col poeta Giuseppe Ungaretti), fino a successi immortali – come Testarda io, Zingara, La riva bianca e la riva nera, Io ti darò di più, Come ti vorrei, Un uomo senza tempo e brani di artisti quali Edith Piaf, Charles Aznavour, Modugno, Marcella Bella.

Il testo di questo bello spettacolo – in cui Iva è accompagnata da un’orchestra dal vivo e dalle più belle immagini della sua vita artistica proiettate su un mega schermo – è stato scritto da Iva Zanicchi e Mario Audino.

Arrangiamenti e direzione orchestra sono di M. Stefano Zavattoni, la regia è di Paola Galassi.

ELVIS IL MUSICAL al Teatro Brancaccio Roma (6-11 marzo 2018)

marzo 6, 2018

ELVIS IL MUSICAL al teatro Brancaccio – con JOE ONTARIO (old Elvis) MICHEL ORLANDO (Young Elvis, scenografie Alessandro Chiti coreografie Rita Pivano direttore musicale Davide Magnabosco regista collaboratore Marco Vesica regia di MAURIZIO COLOMBI – è uno splendido spettacolo all’insegna degli indimenticabili successi di Presley, dagli anni 50 fino al 1977, anno della sua scomparsa.

Incalzante e ritmato – attraverso le canzoni di Elvis e il racconto di vari personaggi che hanno vissuto intorno a lui – il musical svela i retroscena di una vita consacrata alla musica, e sacrificata allo show-business.

Lo spettacolo è suonato da una band che accompagna dal vivo (per poco meno di due ore) un cast di 18 performer.

La scenografia è arricchita da video. Il primo tempo inizia con un video a 360° che mostra i telegiornali di tutto il mondo che annunciano la morte di Elvis il 16 agosto 1977, fino al suo funerale a Memphis, con oltre 150.000 persone in lacrime. Questo momento dà il via al racconto dell’ascesa di Elvis: da ragazzo – camionista per necessità, che si ferma in un estemporaneo studio di registrazione per registrare un disco istantaneo da regalare alla madre per il compleanno imminente – alla sua ascesa (grazie al suo incontenibile talento) ad amatissimo re del Rock’n’Roll, prima vera e unica rockstar planetaria.

La regia dello spettacolo riprodotto in Italia è affidata a Maurizio Colombi che vuole raccontare la fiaba di Elvis, anche se si tratta di una fiaba con un finale triste.

Molti miti sono scomparsi o sono stati dimenticati, ma ancora oggi le nuove generazioni sanno chi è Elvis.
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HAIRSPRAY al Teatro Brancaccio (Roma) 20 febbraio- 4 marzo 2018

febbraio 19, 2018

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Con musica dal vivo, il musical HAIRSPRAY torna in Italia – con una nuova produzione firmata TEATRO NUOVO di Milano – dopo aver trionfato a Broadway e dopo i suoi 8 Tony Awards, ed il suo adattamento cinematografico con Zac Efron, John Travolta, Michelle Pfeiffer e Christopher Walken.

Sul palco Giampiero Ingrassia nel ruolo di Edna, la madre di Tracy, diretto da Claudio Insegno.

Insieme a lui un cast di bravissimi performer.

HAIRSPRAY ci porta a Baltimora nei primi anni ’60, nel bel mezzo del conflitto tra conservatori e progressisti, in lotta per l’integrazione delle persone di colore.
La giovane e solare Tracy Turnblad sogna di partecipare, con la sua amica Penny, allo show televisivo più visto. Grazie al suo talento, elimina tutta la concorrenza: tra cui Amber Von Tussle, la cui madre farà di tutto per eliminarla dal programma, additandola per la sua obesità e perché amica di persone di colore.

Tracy riuscirà ad ottenere il successo in Tv. Conquisterà l’amore e si batterà per i ragazzi di colore, costretti a ballare in una zona separata del programma, perché abbiano libero accesso allo show televisivo.