Un abuso su un bambino (che ne segna crescita e maturità) quindi un uomo che lotta, alla ricerca di se stesso, il web, un sito di incontri, una escort e degli uomini che per diverse ragioni incrociano la sua storia, sesso ricordi e un amore malato, tre orribili omicidi a mani nude: sono questi i personaggi, ed ingredienti, di questo bel primo romanzo di Filippo Gatti, un thriller-psicologico, avvincente ed intrigante, talvolta crudo nel suo realismo ma – oltre che di una bella capacità di scrittura articolata – di certo espressione di un narratore che sa ben cogliere e descrivere, non solo situazioni e persone, ma anche forti emozioni e (nonostante tutto) amore, sentimenti, sensazioni…
Lo si legge tutto di un fiato!
Ambientato nel Sud Italia (tra Puglia e Sicilia) il romanzo non esita a svelare – e denunciare – affari sporchi, violenza (psicologica e fisica), illusioni e delusioni, ma anche un disperato bisogno di amare, e interessanti aspetti psicologici di escort e di “puttanieri frequentatori di escort” …
Il tutto – sottolinea il suo autore – “nasce dall’esigenza di riemergere dal periodo più buio della mia vita. E’ stata la terapia che mi ha consentito di ritornare a galla. Scriverlo è stato come ripercorrere sensazioni fortissime, che mi hanno emozionato, ma rivivere anche quello che spesso ho nascosto, perché a volte me ne sono vergognato. Il sesso è istinto, violenza, un animale che sfugge alla razionalità e alle buone maniere”. A chi è destinato questo romanzo? “A chi, almeno una volta nella vita, ha amato senza essere ricambiato, e ha pensato di non farcela. A chi deve combattere contro se stesso, ancor prima che contro gli altri”. Cosa vuole trasmettere? “Provare a vedere il mondo, ma soprattutto le persone, da un’altra prospettiva, quella del più debole. Non è detto che gli eroi siano sempre i buoni”.
Interessante la Conferenza stampa – presso la redazione di RomaOggi.eu, del 21 maggio scorso, che ha visto la partecipazione di Antonietta Di Vizia.