Il bravo Carlo Ragone reinventa un modo di essere cantastorie coniugando la prassi antica con la musica e con il circo. La comicità e la sentimentalità del clown si fondono all’ironia del cantastorie per creare il filo narrativo di una saga familiare dai toni rosa e neri.
Archive for agosto 2022
Racconto d’inverno al teatro Globe di Roma (19-28 agosto 2022)
agosto 13, 2022Racconto d’inverno – regia di Valentino Villa – è un contenitore in cui inomi scatenano la loro potenza: dramma e commedia (la statua di Ermione e Ermione stesso /realtà e rappresentazione); e passione/sentimento.
La gelosia di Leonte causa un immenso dolore, Mammilius si ammala e muore quando sua madre viene imprigionata, Ermione viene creduta morta di crepacuore e le conseguenze del comportamento di Leonte si ripercuotono sull’intero regno, non più sicuro perché privo di un erede.
Ma – come tipico nei Romances – la sofferenza è la via per arrivare alla redenzione e, perché no, al lieto fine!
Sogno di una notte di mezza estate al Globe di Roma (3-14 agosto 2022)
agosto 2, 2022Con regia di Riccardo Cavallo, dal 3 al 14 agosto, al teatro Globe di Roma, sarà in scena Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare (traduzione di Simonetta Traversetti, e produzione Politeama).
Si tratta di una notte magica, onirica ed irreale, in cui si contrappongono tre mondi:
- il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte)
- il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione)
- e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle ombre).
Scritta in occasione di un matrimonio, “Sogno di una notte di mezza estate” – precisa bene Cavallo – è come una serie di scatole cinesi. All’esterno dell’opera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico, all’interno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro innamorati e nell’opera dentro l’opera, i teatranti, la vicenda di Piramo e Tisbe.
In questo mondo stregato domina il capriccio e dispotismo di Oberon che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo dominio. Si compie quindi su Titania quella violenza che Teseo compie su Ippolita e che Egeo vorrebbe compiere sulla figlia costringendola a un matrimonio che respinge. Si noti la sequenza degli scambi fra gli amanti. Si inizia con Ermia che ama Lisandro e con Elena che ama Demetrio, ma quest’ultimo con l’appoggio di Egeo, padre di lei, vuole invece conquistare Ermia. Si passa, attraverso l’intervento “magico” di Puck, al folle girotondo in cui Ermia insegue Lisandro, Lisandro Elena, Elena Demetrio e Demetrio Ermia. E non è finita. Perché Ermia, alla quale dapprincipio aspiravano entrambi i giovani, sarà abbandonata da tutti e due, innamorati ora di Elena, e solo nel quarto atto dopo un nuovo intervento di Puck, si avrà la conclusione in cui gli amanti formeranno davvero due coppie”.
La grandezza di Shakespeare – sottolinea giustamente il regista – sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi e i loro rispettivi linguaggi: “il linguaggio delle fate (che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche), il linguaggio degli amanti (dominato dalle liriche d’amore) e il linguaggio degli artigiani (nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico)”.