Archive for marzo 2018
Pasqua 2018: i miei migliori auguri!
marzo 29, 2018“IN NOME DEL PAPA RE” – al Teatro dell’Angelo (Roma) 9 – 25 marzo 2018
marzo 26, 2018
Da un’idea di Antonello Avallone, “IN NOME DEL PAPA RE” – uno dei più grandi capolavori di Luigi Magni, secondo film di una trilogia che vide protagonista la Roma papalina del XIX secolo – si è trasferito dal grande schermo al palcoscenico del Teatro dell’Angelo, a Roma.
Splendido – e di grande pathos (umano, emotivo e d’impegno civico) – lo spettacolo romano! Ha ritrattato, con grande maestria ed efficacia, la decadenza del potere temporale dei Papi a Roma, nell’imminenza della sua trasformazione da sede di un impero, materiale e spirituale, in via di dissoluzione, a capitale di uno stato laico in via di formazione.
Il talentuoso Antonello Avallone ci presenta Monsignore Colombo: il suo disagio esistenziale (per la sua consapevolezza della crisi di un mondo che sta per crollare); e le sue lacerazioni di coscienza, tra ruolo istituzionale e adesione empatica alla modernità rappresentata da giovani rivoluzionari (di cui uno scopre essere suo figlio) in lotta per l’unità italiana.
L’arrivo degli italiani – sottolinea più volte Monsignore Colombo – non è la causa della fine del potere temporale del papa. E’ in realtà la fine di tale potere che apre la breccia nel muro dell’assolutismo papale.
Molto triste l’annuncio dato da Antonello Avallone alla fine di questo spettacolo. Per l’esosità della Proprietà (e relativo affitto) il Teatro dell’Angelo – di cui Avallone è stato fondatore e anima – chiuderà nel giungo 2018.
Se sarà vero, questo determinerà la perdita di un buon Teatro, il cui impegno social-culturale è stato sempre notevole. Spero si trovi qualche soluzione…
In simili condizioni lo spettacolo “In nome del papa re” è diventato esse stesso metafora della crisi del teatro..
“Il Piacere dell’onestà” di Pirandello al Teatro Quirino 3 aprile 2018
marzo 26, 2018È una commedia in tre atti derivata dalla novella Tirocinio (1905). Ancora una volta Pirandello si serve di un matrimonio «bianco» per creare situazioni che finiscono per svelare la vera natura dei personaggi divertendosi «pirandellianamente» a mettere in ridicolo la falsa rispettabilità degli altri.
Questa la trama.
Angelo Baldovino accetta la proposta di sposare Agata, messa incinta dal marchese Fabio Colli, che non può sposarla perché già ammogliato. Egli dovrà essere soltanto in apparenza un marito, per salvaguardare la rispettabilità di Agata e consentire al marchese di continuare a frequentarla. Ma – dopo il matrimonio – Agata, non vuole più avere contatti con Fabio.
Il marchese – esasperato – tende una serie di trappole a Baldovino; ma questi lo smaschera di fronte ad Agata, la quale capisce co me Fabio (e altri) siano uomini mediocri, e disonesti, rispetto a Baldovino, la cui onestà e la cui umanità l’ha conquistata.
Geppy Gleijeses, grande interprete pirandelliano affronta il ruolo di Baldovino. Al suo fianco Vanessa Gravina un’eccellenza del Teatro Italiano.
Liliana Cavani dirige l’opera filtrandola attraverso il suo realismo magico.
Ripartono “I classici del secolo futuro – Quattro riscritture senza paura” ( Stap Accademia di recitazione, drammaturgia e regia) – Da “Le Baccanti” di Euripide – Teatro Brancaccino (Roma) 22-23 marzo 2018
marzo 22, 2018
Chi meglio delle nuove generazioni può dialogare con le nuove generazioni? Oggi (22 marzo 2018) prende il via la seconda edizione dei Classici del secolo futuro, con cui gli allievi attori del Terzo anno della Stap Accademia di recitazione, drammaturgia e regia (format ideato dal Direttore Artistico dell’Accademia Stap Brancaccio Lorenzo Gioielli, prodotto dalla Sala Umberto di Alessandro Longobardi) si concentrano su riscrittura e interpretazione dei testi.
Si riscriveranno il Macbeth, le Baccanti, Questi fantasmi per approdare a Il gabbiano. Il Da “Le Baccanti” di Euripide (scritti e interpretati da: Carlotta Solidea Aronica, Jacopo Badii, Ludovica D’auria, Assunta Del Pomo, Lara Galli, Rose Marie Gatta, Federico Gatti, Valeria Iovino, Pietro Lasciato, Mattia Lauro, Chiara Lorusso, Vittorio Magazzu’ Tamburello, Antonio Muro, Clarissa Rollo, Susanna Valtucci.A cura di: Rozenn Corbel e Rosa Masciopinto) – in scena al teatro Brancaccino dal 22-23 marzo 2018 – sarà poi seguito da Da “Questi fantasmi” di E. De Filippo e da Soggetti per un breve racconto Da “Il gabbiano” di A. Cechov (10-11 maggio 2018) . In Da “Le Baccanti” di Euripide (a cura di Rozenn Corbel e Rosa Masciopinto), la terribile vendetta di Dioniso diventa la favola nera di un’epoca vintage. Questa la sua trama. In tempi laici non c’è posto per gli Dei A Tebe, il re Penteo vieta il culto di suo cugino Dioniso, e i suoi baccanali. Ma Dioniso non è d’accordo. Non essere riconosciuto – né come parente né come Dio – lo rende furioso e crudele (l’intolleranza è un vizio di famiglia). Da qui la sua vendetta..…
BREAK theTANGO -Teatro Olimpico Roma 20-25 marzo 2018
marzo 20, 2018Un sorprendente Mix di tango acrobatico e break dance ( con bravissimi 10 tangueri e 6 break dance): spettacolo brioso, gioioso, divertente, seducente e coinvolgente.
Belle le coreografie di Cornejo. Calde e potenti le voci di Gisela Lepio e Luciano Bassi. Band strepitosa!
Impossibile non tenere il tempo con mani e piedi.
“Michelangelo” al Teatro Olimpico – Roma -15-18 marzo 2018
marzo 15, 2018Per scoprire un Michelangelo mai visto prima, bisogna lasciarsi sorprendere da “Michelangelo” spettacolo – di e con il Prof. Vittorio Sgarbi – fatto, nel buio teatrale, di musiche, suoni ed immagini. La bellissima arte di Michelangelo Buonarroti si fa palpabile alle molteplicità sensoriali, attraversate dal racconto di Vittorio Sgarbi, e contrappuntate, in musica (violino, viola, oud elettronica) da Valentino Corvino (compositore, in scena interprete) e – in immagini – dalle scenografie e video di Tommaso Arosio.
Vedere questo “MICHELANGELO” – raccontato dal prof. Sgarbi – significa vivere una marea di emozioni, suscitate da un viaggio affascinante, e brioso, nella sua originalita’ – e il suo prima /e dopo (ad es. la Vergine della sua Pieta’ non piange perche’ sa che non e’morto.. si conosce l’Urlo di Munch ma non il Compianto del Cristo morto che lo ha preceduto..); un viaggio nel grandioso talento, ed energia, di questo grandissimo artista, che ha saputo coniugare ricerca anatomica, pittura e scultura, levigato e non finito, facendo diventare concetti delle idee, scolpendo sculture di Dio, creando arte di Dio. Oggi, questa nostra cultura e’ sotto attacco. E’ quindi ben lecito chiedersi: stiamo passando da un Rinascimento a un Medioevo? Il racconto parte dalla prima Pieta’ – da Michelangelo realizzata a 23 anni – per poi soffermarsi su David e i suoi celebri nudi, sui alcuni suoi splendidi dipinti, i suoi capolavori nella Cappella Sistina, la sua stanchezza riscontrabile nella Cappella Paolina, la sua ripresa (a 70anni) con i suoi ultimi capolavori in cui levigato e non finito coesistono. Il non finito non significa incompiuto! Sono lavori che riescono ad esprimere (e fare immaginare) cose che il levigato non arriva ad esprimere!
Atlante regge il mondo..ma il mondo non c’è!
La bastarda di Istanbul -Sala Umberto (Roma) 15-25 marzo 2018
marzo 14, 2018La bastarda di Istanbul – tratto dal romanzo della scrittrice turca Elif Safak (2006) il secondo da lei scritto in inglese – è un’affascinante saga familiare multietnica, popolata da splendidi personaggi femminili, storie e segreti indicibili, che legano Istanbul all’America e la Turchia all’Armenia.
Questa la trama del romanzo… Dal matrimonio di Rose con un armeno nasce una figlia, Armanoush, ma il matrimonio va a rotoli. Consapevole dell’odio reciproco che anima turchi e armeni, quasi per ripicca, Rose si risposa con un turco.. Insieme si trasferiscono in Arizona, dove la bimba cresce divisa tra l’affetto oppressivo della madre e la famiglia del padre a San Francisco. A 19 anni, Armanoush decide di recarsi di nascosto a Istanbul per ritrovare le proprie radici armene, facendosi ospitare dalla famiglia del patrigno, una famiglia tradizionalista turca composta di sole donne. Qui farà amicizia con la cugina Asya, la ‘bastarda’ del titolo. Ma il destino intreccerà le storie delle due famiglie in modo ancora più complesso e le due ragazze, insieme, scopriranno che l’odio ancestrale tra turchi e armeni si può superare.
ROBIN HOOD il Musical – al Teatro Brancaccio (Roma) – 13-25 marzo 2018
marzo 13, 2018MANUEL FRATTINI – affiancato da FATIMA TROTTA (giovane rivelazione) – torna a vestire i panni di Robin Hood.
Beppe Dati e’ l’autore delle musiche e del libretto di questo bel musical – regia di Mauro Simone – con arrangiamenti di Eric Buffat e coreografie di Gillian Bruce (Tunnel e Medina Produzioni).
Il musical narra le avventure del coraggioso ladro gentiluomo – che toglie ai ricchi per dare ai poveri – e di tutti i personaggi che animano la foresta di Sherwood (Robin e Lady Marian, Little John, Lady Belt, il Principe Giovanni e il suo perfido consigliere Sir Snake, Fra Tuck e gli amici di Robin, banditi, arcieri, dame, ancelle e servitori).
Gran bello spettacolo!
PRIGIONIERI AL SETTIMO PIANO al Teatro de’ Servi (Roma) 13 marzo -1°aprile 2018
marzo 12, 2018PRIGIONIERI AL SETTIMO PIANO (testo di MariaLetizia Compatangelo) regia di Donatella Brocco – con Gianna Paola Scaffidi, Rosario Galli ed Elia Paniccia – è una bella commedia, con finale sorprendente, che ritrae dilemmi tragicomici di una coppia di mezza età, alla prese con banche e investimenti sbagliati, colpi di fortuna inattesi, corruzione e necessita’ di scelte.. Bravi tutti!
Il testo di Marialetizia Compatangelo riflette con leggerezza su temi delicati, dall’amore (dopo quasi trent’anni di matrimonio) all’impoverimento economico e morale della classe media, alle prese con l’alternativa tra restare onesti o rassegnarsi a condividere la disonestà del mondo circostante.