TRANNE ECCEZIONI BEN PRECISATE, TUTTO QUELLO CHE E' LEGGIBILE IN QUESTO BLOG E' SCRITTO SOLO DA SILVANA PARUOLO – Il Blog riguarda Politica internazionale e Cultura: attualità, politiche UE e UE nel mondo (V. libri di Silvana Paruolo 2020: la nuova UE L'UE tra allargamento e vicinato, crisi, verticite, vecchie e nuove strategie Ed. LULU 201O e Introduzione all'Unione europea Oltre la sfida del 2014 – Ed. Il mio libro-Feltrinelli 2014) ma anche – grazie alla mia iniziativa non profit Appuntamenti europei a Roma – le Letterature per l'infanzia e la gioventù.
QUI DI SEGUITO – dopo una mia breva Presentazione di questo mio ultimo libro L’Unione Europea Origini Presente Prospettive future Edizioni SIMPLE 2021 – commenti e recensioni di professori, giornalisti, esperti, dirigenti sindacali, ecc. Il volume e’ acquistabile dall’editore(SIMPLE) e sui principali bookshop on line, e in alcune librerie fisiche quali -a Roma- la Libreria Minerva a Piazza Fiume e la Libreria Mondadori in via Piave.(more…)
Una notte per svelare ciò che non era mai stato detto.
“Una storia – sottolinea l’autrice/regista Luana Rondinelli – “focosa”, crudele, come la mia terra. Una storia vera di donne succubi, schiave, “sciroccate”, prese alla gola dalla morsa del destino che le accomuna, dai segreti stretti in grembo.
Ho scelto la via dell’istinto, dell’ironia, dei sorrisi amari pur di non farle cadere sconfitte; la via delle parole sussurrate, senza prepotenza e con l’ingenuità e la tristezza che mi accomuna alla vita di “sti fimmine”.
Alberto vive ormai, da quasi quattro anni, una situazione di grande disagio psichico. A causa della crisi economica – e di investimenti avventati – si è ritrovato a dover combattere una disperata battaglia contro gli attacchi spietati dell’Equitalia, e di sua suocera, integerrimo funzionario della agenzia delle Entrate!
Farla finita con la propria vita, o con quella di sua suocera? Ecco il dilemma di un onesto contribuente di questa Iniquitalia, la cui salvezza è infine assicurata dall’amore della sua famiglia.
“Non c’è dubbio – sotto linea Roberto Valerio – che all’epoca in cui Molière scrisse la sua opera, i suoi obiettivi chiari erano i bigotti che usavano il rigorismo religioso come facciata per nascondere i loro empi comportamenti, senza nemmeno credere a ciò che stavano predicando. La battaglia era tra la verità e l’inganno, l’onestà e l’ipocrisia … Ora, 350 anni dopo, questa equazione va parzialmente modificata. Tartufo non può più essere un semplice impostore. È molto più di questo. È un profeta anticonformista, un guaritore, un guru fanatico, un angelo oscuro o demone pietoso”.
Ragion per cui – esplorando la modernità di questo classico intramontabile, e seducendo e divertendo – questo bello adattamento porta in scena tensioni (sociali, politiche, familiari) e l’esistenza umana. Non manca di colpi di scena. E spetta a Elmira – oscuro oggetto di desiderio – trovare la strada giusta per smascherare Tartufo, di cui Orgone è totalmente succube.
La professionalità, e la talentuosa capacità interpretativa degli attori in scena – agli spettatori – fanno ritrovare il piacere di essere al teatro.
Questo bello spettacolo -“Che Disastro di Peter Pan” regia di Adam Meggido – mette in secna la sgangherata compagnia amatoriale dello sperduto Sant’Eufrasio Piedimonte che, dopo aver improvvisamente ereditato un’ingente somma di denaro, tenta di mettere in scena il classico di J.M. Barrie, la celeberrima storia di Peter Pan.
Gli attori s’imbattono in una serie di disavventure.
Quando il regista appare sul palcoscenico con il suo assistente/co-regista” le porte non si apriranno, gli oggetti di scena scompariranno per ricomparire altrove, gli effetti sonori saranno inevitabilmente anticipati o ritardati”.
In una notte di freddo e pioggia, a Le Havre, in Normandia, una donna,che dieci anni prima ha ucciso il marito, e un vecchio commissario che sta per andare in pensione, prendono coscienza delle loro cadute.
Alla legge fisica di gravità non si può sfuggire. E a quella dell’essere umano?
L’uomo cade nel corso della vita. Vivere ne è forse la presa di coscienza.