Con un cast eccezionale – Belia Martin (nel ruolo di Deloris Van Cartier), Pino Strabioli (nel ruolo di Monsignor O’Hara), Suor Cristina (nel ruolo di Suor Maria Roberta), Jacqueline Maria Ferry (nel ruolo della madre superiore) e Felice Casciano Curtis, Marco Trespioli Eddie, Claudia Campolongo (Suor Maria Lazzara), Manuela Tasciotti (Suor Maria Patrizia) Silvano Torrieri Joey, Vincenzo Leone De Niro e Tiziano Caputo TJ – “Sister Act Il Musical apre il cuore” è uno spettacolo, bello e travolgente, diretto da Saverio Marconi, coadiuvato da un team artistico composto da Stefano Brondi (direttore musicale), Rita Pivano (coreografa), Gabriele Moreschi (scenografo), Carlo Buttò (direttore di produzione), Carla Accoramboni (costumista), Valerio Tiberi (disegno luci) e Emanuele Carlucci (disegno suono).
Il testo e le liriche (tradotti da Franco Travaglio) coinvolgono il pubblico in una storia dinamica e divertente, tra gangster e novizie, inseguimenti, colpi di scena, rosari, paillettes con un finale davvero elettrizzante. I venticinque splendidi brani musicali – scritti dal premio Oscar Alan Menken (autore delle più celebri colonne sonore Disney come “La Bella e la Bestia”, “La Sirenetta”, “Aladdin” e altri show tra cui “La Piccola Bottega degli Orrori” e “Newsies”) – spaziano dalle atmosfere soul, funky e disco anni ’70, alle ballate pop in puro stile Broadway, in cui si innestano cori Gospel e armonie polifoniche.
Il ruolo di Deloris (ovvero “Suor Maria Claretta”) – il ciclone che travolgerà la tranquilla vita del convento – è affidato alla madrilena Belia Martin già protagonista della versione spagnola del musical Sister Act, dotata di una formazione musicale ricca e varia, una voce calda (in stile gospel) e una grande energia e talento.
Pino Strabioli – attore autore conduttore televisivo – si divide tra piccolo schermo e teatro (da poco è andato in onda il programma “E lasciatemi divertire” – ed è attualmente impegnato con la commedia “L’abito della sposa” regia di Maurizio Panici). Quando Suor Cristina – “pura energia” – si è presentata per la prima volta a “The Voice” ha dovuto spiegare che non si era vestita da carnevale, e che è una suora vera, e che cantare per lei è sinonimo di fede. “Il Brasile” (paese in cui si è occupata dei bambini poveri) – racconta – ha fatto scoppiare di nuovo in me la musica. Non riuscivo più a trattenerla.. E tutt’a un tratto ho capito che musica e fede possono coesistere senza conflitti. In Nord e Sud America, c’è una grande tradizione di band cristiane, e unire musica e fede è una cosa normale. Non è così in Italia. Ed è forse questo il mio ruolo, la mia missione: cambiare le cose. Perché l’arte arricchisce la fede; non le toglie nulla”. Il suo album si contraddistingue per il dualismo tra i brani più veloci e quelli con passaggi più calmi e contemplativi (v. Fix You’ dei Coldplay, ‘Somewhere Only We Know’ dei Keane, ‘True Colors’ di Cyndi Lauper, ‘Like A Virgin’ di Madonna). Jacqueline Maria Ferry studia canto lirico, recitazione e danza. Dopo Elisa é diventata la voce dei Solis String Quartet. E’ interprete di brani in vari film: Passato prossimo (regia di Mariasole Tognazzi), Un natale stupefacente (regia di Volfango De Biasi), Più buio di mezzanotte (regia di Sebastiano Riso). Ha svolto vari ruoli, come attrice (al cinema e al teatro) e come soprano.
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