
Il brillante e talentuoso Scifoni ha un piano: porre fine all’eterno conflitto tra Fede e Godimento e fare luce su una verità definitiva e catartica, dove l’anima possa ruzzolarsi sovrana nel sesso, e il corpo finalmente abbracciare l’amore più puro, in grazia di Dio. Così … pone il pubblico al centro di un esperimento unico, in metamorfosi continua tra i suoi personaggi (il morigerato Don Mauro, schiavo di un catechismo improbabile, e l’illuminato Rashid, pizzettaio musulmano modernista).
Fa rimbalzare Papi e martiri, santi e filosofi, scimmioni primitivi e cardinali futuribili, anni ’80 e Medioevo.
Dribbla continuamente la tentazione di un meraviglioso corpo femminile che incombe sulla scena a intervalli regolari per saggiare l’effettiva disintossicazione da sesso del pubblico.
Infine – liberandosi di pregiudizi, luoghi comuni e vestiti – mette finalmente d’accordo Piacere e Santità….
Il Testo è stato scritto da Giovanni Scifoni, la supervisione artistica è di Daniele Monterosi, la regia di Vincenzo Incenzo, e la Danzatrice è Anissa Bertacchini
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