Trattandosi di una stand-up comedy “l’attore – sottolinea la regista Tiziana Foschi – è in piedi sul palco e parla direttamente al pubblico. Si ride molto se posso tranquillizzare gli amanti del puro divago, e ci sono momenti teneri dove Marco mette a nudo tutta la sua fragilità e un sentirsi spesso inadeguato”.
In effetti, Marco Falaguasta si cimenta in una satira divertente, brillante, ironica ed impietosa della nostra società. Tutto nasce dalla sua esperienza di genitore- “Mi sono scoperto – racconta – jurassico e anacronistico nella relazione con i miei figli e il loro mondo. E sempre più spesso, invece di provare a comprendere i loro codici, mi scopro a giudicare i ragazzi e ad attribuire a loro la colpa delle nostre difficoltà d’interazione”.
E’complicato non pretendere che siano i nostri figli a tornare indietro. Ma la tentazione c’è, se si guarda l’immagine che della loro realtà – su cui molto influiscono le nuove tenologie e App – Falaguasta ritrae , mettendola a confronto, in modo brillante, con la realtà di soli 30-40 anni fa.
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