Bayadere al Teatro dell’Opera (Roma, 25 febbraio-2 marzo 2023)

Spettacolo bellissimo, romantico e brioso, tra l’altro con simpaticissimi selvaggi (vera forza della natura) nel Primo tempo. Fantastici ballerini e musica, originali imponenti e colorate le scenografie (piu’o meno stilizzate e semi-moderne), stupendi i costumi, affascinanti coreografie, colori e luci. Pura armonia di musica, movimenti e danza. Vera gioa per udito e vista! Non a caso pubblico super entusiata.

Nella sua lunga storia, La Bayadère è stata allestita e rivisitata molte volte. La nuova Bayadère (in 3 Atti) in scena al Teatro dell’Opera di Romafirmata da Benjamin Pech – segna il debutto al teatro Costanzi di Olga Smirnova e Victor Caixeta (due danzatori che hanno lasciato la Russia dopo l’invasione dell’Ucrania). Nei ruoli dei protagonisti si alternano anche Jacopo Tissi, Maia Makhateli, Rebecca Bianchi e Alessio Rezza. E il nuovo allestimento è impreziosito dalle scene di Ignasi Monreal, che immergono in un universo onirico e senza tempo, dalle luci di Vinicio Cheli e dai costumi di Anna Biagiotti.

Ideata da Marius Petipa nel 1877 nello stile del Grand ballet per il Balletto Imperiale Russo di San Pietroburgo,  La Bayadère ( La danzatrice del tempio, in russo Баядерка – Bayaderka) – con musica di Ludwig Minkus Ludwig –  è un balletto basato sul poema indiano Sakuntala di Kalidasa: un colorito melodramma con numerosi intrighi d’amore, gelosia e tradimento, protagonista la bella bayadère Nikija, amante segreta del principe guerriero Solor che dovrà sposare la crudele e gelosa Gamzatti,  figlia del Raja.

Questa la sua trama originaria.  

Nel PRIMO ATTO al Tempio si trova il guerriero Solor, innamorato della danzatrice del tempio Nikija a sua volta amata dal Bramino.  A Solor viene obbligatoriamente offerta la mano di Gamzatti, la figlia del Rajah. Questi viene avvisato dal Bramino che Solor ha un’altra donna. Gamzatti informa Nikija del proprio patto matrimoniale con Solo.. Nikija tenta di ucciderlo ma viene fermato da Aya.    Nel Secondo ATTO vi è la festa di fidanzamento. Aya dà a Nikija un cesto di fiori nel quale è nascosto un serpente velenoso che la morde. Il bramino le propone di salvarla, a patto che lei accetti di sposarlo. Nikija rifiuta e danza fino a quando muore.  Nel Terzo ATTO Solor, per dimenticare il dolore della morte di Nikija, fuma un particolare veleno, si addormenta e si ritrova nel regno delle ombre; tra esse ritrova anche l’amata Nikija alla quale giurerà fedeltà eterna. Nel Quarto Atto, durante le nozze tra Solor e Gamzatti, il tempio crolla, seppellendoli sotto le macerie.

“E’ un balletto epico – precisa il coereografo, Benjamin Pech – E’ una vera epopea, e questa produzione sarà una sfida collettiva che coinvolge, assieme ai danzatori del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e agli allievi della Scuola di Danza, tutti coloro che saranno impegnati dietro le quinte, che lavoreranno nell’ombra ai numerosi cambi di scena. È uno spettacolo molto ambizioso”.  

https://twitter.com/ParuoloS/status/1628094647833600005?t=-IbkV71gQQ1ey-i0ZSkuPg&s=19
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