Dopo 13 anni, il bel musical progettato dalla famiglia Proietti, Pippi calzalunghe – l’amata eroina dalle inconfondibili treccine rosse, lentiggini e coloratissimi look – nata dalla penna di Astrid Lindgren, con regia di Fabrizio Angelini, torna in scena al teatro Olimpico di Roma, nella versione italiana (della celebre favola) di Sagitta Alter e Carlotta Proietti. E con i suoi fedeli compagni di viaggio, Zietto (l’adorabile cavallo a pois) e Nilsson (una stravagante scrimmietta).
Il musical è uno spettacolo vivace ed esuberante, con acrobazie e colpi di scena, costumi raffinati, l’elegante allestimento di Susanna Proietti, e tantissima musica.
L’eroina, cioè, Pippi é ribelle, anticonformista, allergica alle regole, indipendente, capace di sognare ad occhi aperti. Sa dare al denaro una importanza relativa. Ed è consapevole del valore dell’amicizia.
La sua interprete è una giovane attrice, Margherita Rebeggiani, che 5 anni fa ha interpretato Mary Poppins, e che oggi ha 18 anni. Per lei fare la bambina “è stata una vera sfida: vinta!”.
Pippi calzelungue – sottolinea Rebeggiani – “è la storia del bambino bullizzato che ha la sua rivincita sul mondo degli adulti. Ma non agisce per ritorsioni. Vuole giocare. Gli adulti non giocano. Forse, vedendo lo spettacolo, gli tornerà un po’ di voglia di giocare”.
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