La Commedia degli errori (considerata da alcuni il primo testo di Shakespeare) oscilla tra la farsa e la commedia romantica. Per l’autore, l’opera è un’occasione di sperimentazione in cui mescola i generi (come fa la commedia dell’arte), pratica la contaminazione di trame, coniuga giochi linguistici e l’esplorazione delle relazioni umane.
Due coppie di gemelli identici, vestiti in maniera simile, si ritrovano nella stessa città, nello stesso giorno.
Per interpretare il reale è necessario interagire con il mondo e con la comunità. La commedia si rivela così non soltanto un’escursione nel fantastico e nell’improbabile, ma un viaggio verso l’integrazione (sociale, familiare e personale) possibile grazie all’ascolto, e alla capacità di confrontarsi.
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