Dal 24 giugno al 10 luglio 2022, al Globe – teatro elisabettiano di Roma – è in scena Falstaff “E le allegre comaridi Windsor” di William Shakespeare, regia di Marco Carniti, traduzione e adattamento di Marco Carniti.
Divertente come ‘Bisbetica domata’ e filosofico come ‘As you like it’, Falstaff “Le Allegre Comari di Windsor” si colloca in un ‘mondo di mezzo’ che vuol far ridere delle nostre lacrime. E’ una bella commedia – capitanata da donne libere (più che allegre) – in cui Shakespeare ha inserito il meglio del proprio repertorio: l’amore contrastato tra giovani, equivoci, scambi, travestimenti e beffe.
In questa nuova versione del testo, si ritrovano frammenti da ENRICO IV e ENRICO V, e anche il monologo di apertura dell’ENRICO IV della “Fama” che riflette su un mondo bombardato da false notizie e false calunnie. In effetti, un gruppo di attori si riappropria dello spazio teatrale che gli era stato negato causa pandemia, per denunciare un mondo costruito su false notizie (fake news). E Falstaff e la sua “Armata Brancaleone” rappresentano quello che noi siamo: spesso ingannati.
Falstaff diventa, quindi, esempio di decadenza fisica e morale dell’uomo, visto come pagliaccio, in un mondo pagliaccio. Ma, mentre l’uomo di oggi resta stritolato dala sua vanità e interessi personali, per Shakespeare, l’uomo si rassegna ma non muore. Esiste e resiste. E, nonostante tutto, resta al centro del Globo.
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