La fonte d’ispirazione di LA NONA (regia e coereografia di Roberto zappalà) – splendido spettacolo della compagnia Zappalà Danza in scena al teatro Brancaccio – è l’ultima sinfonia di Beethoven, nell sua bella trascrizione per due pianoforti fatta da Listz. E’ in scena – insieme ai due pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro e ai danzatori della compagnia – anche il soprano Mariana Cappellari.
Lo spettacolo offre momenti di relax e di riflessione, una bella carica di energia (talentuosa e tecnicamente sofisticata) di movimento e di immobilità, di silenzio e di musica, e di baci al mondo intero. E’ un vero e proprio invito alla gioia di vivere, alla pacificazione e coesistenza, anche di cattolici, ebrei ed arabi-musulmani, di religioni (e culture) tra loro diverse.
I danzatori – con una pluralità di microstorie ed intrecci conflittuali e negativi che sfociano in una gioa finale – ritraggono la condizione dell’umanità, di perenne conflitto; e nello stesso tempo di speranza di solidarietà, armonia, fratellanza, e di quella pacificazione universale cui lo stesso Beethoven aspirava nell’Europa del dopo guerre napoleoniche. E di cui il nostro mondo ha oggi più che mai bisogno.
E’ un bello spettacolo che merita di esser visto.
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