Cambio di protagonista ma comunque splendido balletto – in versione moderna – brioso spumeggiante e romantico.
Al Brancaccio, è in scena la madre delle favole, Cenerentola (storia di una fanciulla povera, tiranneggiata da due terribili sorrelastre e la sua matrigna, che incontra il principe che la sposerà), bel balletto con musiche di Sergei Prokofiev, primi ballerini, solisti e corpo di ballo danza di Roma City Orchestra, e un’orchestra dal vivo con 30 elementi. Cenerentola è interpretata dalla bravissima Lucia Lacarra – una delle più famose ballerine degli ultimi anni (Etoile del San Francisco Ballet, del Teatro Dell’Opera di Monaco di Baviera, guest star delle più importanti compagnie internazionali, dal Royal Ballet di Londra al Marinsky di San Pietroburgo) – al cui fianco danza, nel ruolo del Principe, lo spagnolo Josuè Ullate, anch’egli da poco insignito del premio di miglior ballerino spagnolo e considerato dalla critica uno dei nuovi talenti della danza maschile internazionale.
Riportandoci a mondi fatti di magia, sogno e fantasia, i grandi titoli di balletto classico continuano ad affascinare. “Il pizzico di follia, comicità e divertimento di molti personaggi, come se sapessero di interpretare se stessi (in special modo quelli della famiglia di Cenerentola), oltre alla grande tecnica dei solisti e le grandi scene di massa del salone da ballo del secondo atto – sottolinea il regista Luciano Cannito (uno dei nomi più prestigiosi della coreografia italiana) direttore di Roma City Ballet – hanno reso questo balletto e questa versione di Cenerentola una delle più amate dal grande pubblico”.
Per questa nuova edizione – prodotta da Roma City Ballet Company – i costumi sono stati creati da Giusi Giustino e le scene da Michele Della Cioppa, entrambi artisti i cui lavori sono rappresentati nei maggiori teatri del mondo.
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