Bello spettacolo ricco di ironia – quasi una vera e propria parodia stile inglese! – brillante e non privo di sorprese e colpi di scena…
Questa “commedia frivola per gente seria” è l’esempio più bello di come O.Wilde (con un rovesciamento paradossale del senso, attraverso una scrittura in codice che strizza l’occhio all’ambiente omosessuale dell’epoca, e con uno strano umorismo da commedia hollywoodiana) sveli la falsa coscienza di una società che mette il denaro e una rigidissima divisione in classi al centro della propria morale.
Scompigliando l’ordinato repertorio della saggezza popolare, la Commedia rovescia note frasi fatte: “Quel che Dio ha diviso, l’uomo non cerchi di riunire”. “L’antico e tradizionale rispetto dei vecchi per i giovani è morto e sepolto”. “Sono convinta che il campo d’azione di un uomo debbano essere le mura domestiche. Ogni qualvolta un uomo comincia a trascurare i suoi doveri casalinghi, diventa penosamente effeminato”.. e via così.
“Restituire questa allegra cattiveria – sottolineano Bruni e Frongia – richiede una mano registica leggera e complice. Il palcoscenico diventa così un foglio bianco su cui far risaltare i “colori” dei personaggi in un gioco che prende in prestito ai cartoon e all’immaginario pop la capacità di sintesi e di leggerezza e lascia campo libero ai funambolismi verbali, alle vertigini di una logica ribaltata che a volte sembra ispirarsi al mondo alla rovescia del nostro amato Lewis Carroll».
Bello spettacolo brillante, ricco di ironia – quasi una parodia in stile inglese – e…non privo di sorprese e colpi di scena.
Nello spettacolo Ida Marinelli veste i panni di Lady Bracknell, Giuseppe Lanino quelli di John Worthing e Riccardo Buffonini quelli di Algernon Moncrieff; Elena Russo è Gwendolen e Camilla Violante Scheller la giovanissima Cecily, Luca Toracca veste la tonaca del reverendo Chasuble, Cinzia Spanò è la governante Miss Prism e Nicola Stravalaci il maggiordomo e il cameriere.
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