Artisti antecedenti il nostro secolo hanno fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi.
Dopo i suoi affascinanti ed illuminanti spettacoli su “Caravaggio” e “Michelangelo” – di cui, con un’ammaliante miscela di racconto immagini e suoni, ha evidenziato vicende artistiche e sociali, e straordinarie premonizioni della contemporaneità – Vittorio Sgarbi mette scena LEONARDO DI SER PIETRO DA VINCI (1452/1519) di cui nel 2019 ricorreranno le celebrazioni dal cinquecentenario della morte, con testo scritto da se stesso, musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino, scenografia e video di Tommaso Arosio, messa in scena e allestimento di Doppio senso, Corvino produzioni.
Non so se Dio esiste, ma l’arte di certo ci avvicina a Dio: inizia così questo bello spettacolo su Leonardo (esplorato tra l’altro anche nelle sue connessioni, consonanze e affinità, con altri artisti) creato da questo straordinario critico d’arte, che e’ Vittorio Sgarbi.
Leonardo (ingegnere, pittore, scienziato, talento universale dal Rinascimento) ha lasciato un corpus infinito di opere (Monna Lisa, l’Ultima Cena ecc.). Studiando le relazioni profonde esistenti tra suono e immagine – dove linguaggi, tecnologie e immaginari vengono rielaborati e messi alla prova nello sviluppo di opere sceniche, performance ed installazioni – con una misurata miscela esplosiva lo spettacolo ne rivela l’ enigma (Leonardo comincia per non finire).
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