In vista della 73esima Assemblea generale dell’Onu che sarà presieduta dal Ministro degli Esteri ecuadoriano Maria Fernanda Espinosa Garces – quarta donna eletta (con le congratulazioni del Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres) per ricoprire tale carica nella storia delle Nazioni Unite – l’Unione europea ha formalizzato le proprie priorità:
a. Pace e prevenzione dei conflitti
b. l’Agenda – comune – positiva (2030)
c. un maggior impegno su scala globale
Così l’Unione europea ribadisce alcuni suoi principi, e valori, proprio mentre il presidente Trump opta per protezionismo e “american first”; e tira fuori gli USA (tra l’altro) dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, e dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite (per protestare contro pregiudizi anti-Israele, ignorando le analogie, pur riscontrabili, tra gli effetti della sua opzione “Tolleranza zero” – bambini in gabbia separati dalle propri genitori – e quelli di orribili prassi naziste!).
L’UE si impegna – innanzitutto – a rafforzare il multilateralismo.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile resta il Progetto congiunto di azione. Negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, l’Unione europea (UE) vede una straordinaria opportunità di sradicare la povertà e di realizzare uno sviluppo sostenibile nelle sue 3 dimensioni: l’economica, la sociale e l’ambientale. Per la prima volta, l’UE e i suoi partner si sono impegnati in un Agenda universale per il progresso, fornendo un quadro completo e condiviso di azione entro il 2030, centrato su queste parole-chiave: persona, pianeta, prosperità, pace e partenariato. La sua implementazione sarà coordinata con l’implementazione dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e altri impegni internazionali. L’UE darà il suo sostengo per la riforma delle Nazioni Unite per rendere il sistema più coordinato, efficace,efficiente, integrato, trasparente e affidabile. Previste anche nuove iniziative per eliminare la violenza contro donne e ragazze, e contro lo sfruttamento e abuso sessuale.
Al centro del multilateralismo l’UE pone:
- la promozione e protezione dei diritti umani;
- l’accelerazione dell’azione per il clima e l’implementazione dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici;
- il negoziato di un Patto globale sull’ambiente (oceani puliti, conservazione delle biodiversità marine, governance delle risorse idriche, e legame tra acqua diritti umani migrazioni pace e conflitti)
- il Patto globale sui rifugiati e un Pattoo globale su migrazione sicura, ordinata e regolare
- l’anti-terrorismo e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Le conclusioni evidenziano inoltre che partnership e sensibilizzazione sono essenziali per promuovere un forte multilateralismo a livello nazionale, dove è più importante. Le conclusioni sottolineano anche l’importanza di un partenariato strategico globale UE-ONU.
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