Il 5 giugno (come proclamato nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite) è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita per sensibilizzare governi e popolazioni sulle grandi tematiche ambientali.
Per il 2018, il tema scelto dall’ONU riguarda l’inquinamento dei mari e degli oceani, messi sempre più a dura prova da 8 milioni di rifiuti plastici che inquinano e distruggono tutti gli habitat sottomarini.
Ma non va dimenticata l’emergenza climatica (i cosiddetti cambiamenti climatici e le loro cause) e la necessità di accelerare la transizione energetica, uscendo dal consumo di combustibili fossili a favore di efficienza energetica e fonti rinnovabili. Serve un nuovo modello di sviluppo sostenibile, che sappia coniugare occupazione dignitosa, ambiente, salute e sicurezza delle popolazioni, anche nella consapevolezza che le risorse naturali sono limitate (da qui pure la necessità di una loro distribuzione equa, e dello sviluppo di un ciclo virtuoso dei rifiuti, e del riuso dei materiali).
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