Dalla sceneggiatura del film omonimo di Woody Allen, in Mariti e mogli – scrittura teatrale di Monica Guerritore – tutto accade in una notte piena di pioggia (in un luogo che con il passare delle ore diventa, di volta in volta, una sala da ballo, una sala d’attesa, un ristorante deserto) che costringe gli otto personaggi (mariti, mogli, amanti e altro…) al girotondo di anime intrappolate nella insoddisfazione cronica di una banale vita borghese.
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