Bello spettacolo.Grande qualita..e intensita’ di interpretazioni. Intramontabile tragedia.
Le letture in chiave psicologica di Medea portano a considerare questo personaggio quale prototipo dell’eroina combattuta tra il rancore per il proprio uomo e l’amore per i propri figli. Invece nella lettura in scena al Quirino, Medea diventa il prototipo del minaccioso impersonato da uno straniero: ed è interpretata da un uomo.
La femminilità è usata come maschera per commettere una serie mostruosa di delitti?
“Io – precisa Franco Branciaroli – non interpreto una donna, sono semmai nei panni di un uomo che recita una parte femminile, il che è molto diverso. Il personaggio di Medea non è propriamente quello che di una donna, è una divinità femminile che usa l’aspetto femminile come una maschera per ingannare quasi tutti. E’ una maschera che nasconde tutti gli attributi maschili. A un certo punto dice:”Preferirei cento volte combattere, piuttosto che partorire”.
Di solito Medea è collegata a madri che uccidono i propri figli. Ma è anche colei che compie questo gesto terribile per vendicarsi del tradimento del suo uomo.
MEDEA – CTB Centro Teatrale Bresciano Teatro de Gli Incamminati Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa FRANCO BRANCIAROLI – di Euripide
regia LUCA RONCONI ripresa da Daniele Salvo – traduzione Umberto Albini
con Alfonso Veneroso Antonio Zanoletti Tommaso Cardarelli Livio Remuzzi Elena Polic Greco Elisabetta Scarano Serena Mattace Raso Arianna di Stefano Francesca Mària Odette Piscitelli Alessandra Salamida Raffaele Bisegna Matteo Bisegna
scene Francesco Calcagnini riprese da Antonella Conte costumi Jaques Reynaud ripresi da Gianluca Sbicca luci Sergio Rossi riprese da Cesare Agoni
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