La Dichiarazione di Roma (25 marzo 2017) ha sottolineato l’importanza – per il futuro dell’UE a 27 – di un’Europa sociale forte, fondata su una crescita sostenibile, che favorisca il progresso economico e sociale come la coesione e la convergenza, il rispetto dell’integrità del mercato interno e la presa in conto della diversità dei sistemi nazionali e del ruolo chiave delle parti sociali. Il Vertice sociale per lavoro e una crescita equa – che si terrà a Goteborg il 17 novembre 2017 – sarà un altro momento cruciale per l’avanzamento di queste iniziative. Intanto, nell’aprile 2017 – dopo oltre un anno e mezzo di consultazioni con le parti sociali – la Commissione europea ha presentato il suo atteso maxi-Pacchetto sul Pilastro europeo dei diritti sociali, pensato quale risposta all’esigenza di più giustizia sociale (da parte dei cittadini impoveriti dalla crisi) e quale bussola per un nuovo processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa. Quali sono le sue principali proposte? Mi ci soffermo in questa mia Inchiesta per il Giornale dei Comuni.
http://www.gdc.ancitel.it/inchiesta/la-commissione-presenta-il-pilastro-europeo-dei-diritti-sociali/
Rispondi