Tra splendidi valzer, spettacolari cacan e danze, canzoni, e fiumi di champagne nasce un vorticoso e divertente scambio di coppie e promesse. Alla fine… trionfa l’amore. Spettacolo delizioso, brillante, divertente, ironico e bello. Veramente molto bravi, tutti. Belli costumi – scenografie – e i loro colori. Con Umberto Scida “La vedova allegra” musiche di Franz Lehàr – una delle operette più famose – è in scena al Teatro Brancaccio di Roma, grazie alla Compagnia di Operetta del Teatro Al Massimo di Palermo: regia di Umberto Scida, coreografie di Stefania Cotroneo, cast e corpo di ballo del Teatro al Massimo di Palermo, supervisione Artistica Aldo Morgante, produzione Del Teatro Al Massimo Di Palermo. Qui di seguito, una breve trama di questo splendido spettacolo.
Se Hanna Glawary, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte, passasse a seconde nozze con un francese, il suo capitale lascerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina, ragion per cui l’ambasciatore, il Barone Zeta, ha l’incarico di trovarle un marito pontevedrino. Il conte Danilo potrebbe andare benissimo ma – pur amandolo – la vedova non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire. Ma alla fine Njegus riesce a sciogliere una serie di equivoci e a far confessare ad Hanna e Danilo il loro reciproco amore.
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