La regina di ghiaccio in scena al Brancaccio e’ uno spettacolo leggero (il tempo passa senza accorgersene!) – brioso e anche simpatico – che trasmette emozioni. Colorate, e suggestive, le scenografie. Belle anche le musiche. Ottimo cast: bravi tutti, dall’imperatore alle streghe, al corpo di danza, ecc. Incisivi – e attraenti – la regina e Calaf.
Lorella Cuccarini, affiancata da Pietro Pignatelli nel ruolo del principe Calaf (l’unico che conquistera’ il suo cuore) è la protagonista di un’antica fiaba persiana, in cui una regina dal cuore di ghiaccio (vittima di un incantesimo) – nel cui regno gli uomini sono costretti ad indossare una maschera per non incrociare il suo sguardo – impone ai suoi tre pretendenti tre enigmi. Solo colui che saprà risolverli potrà averla in sposa. Gli altri muoiono decapitati.. Non mancano un romantico lieto fine ed effetti speciali (grazie a video).
Il musical si ispira alla fiaba da cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini. La musica – arrangiata e diretta da Davide Magnabosco – mantiene dei riferimenti melodici ad alcune tra le più famose arie di Puccini, come il celebre “Nessun dorma” rivisitato in chiave pop, e di altri grandi dell’opera lirica. Nella trama sono stati inseriti alcuni personaggi inediti. I testi sono di Maurizio Colombi e Giulio Nannin. Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, produce (per Viola Produzioni) questo grande musical, riconfermando la squadra vincente di Rapunzel: Maurizio Colombi, Lorella Cuccarini, oltre al prezioso cast creativo: Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari per le musiche, Giulio Nannini per i testi, Alessandro Chiti per le scenografie, Francesca Grossi per i costumi, Alessio De Simone per il disegno luci Emanuele Carlucci per il disegno suono, Rita Pivano per le coreografie.
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