Dall’11 al 20 novembre 2016, al teatro Arcobaleno, Centro stabile del Classico di Roma, c’è stata in scena Casa di bambola – regia di Gianni Leonetti, scenografia di Mauro Banella – con i bravissimi attori Maria Teresa Taratufolo, Bruno Governale, Letizia Spata, Gianluca delle Fontane, e Alessio Binetti.
A quasi 140 anni dalla sua scrittura, Casa di bambola, dello scrittore norvegese Henrik Ibsen (uno dei più celebri testi teatrali europei dell’ottocento) continua a essere uno dei testi più rappresentati in giro per il mondo. E non a caso, considerando la sua incredibile modernita’, e attualita’.
La trama si evolve all’interno della relazione uomo – donna nell’ambito del matrimonio, dove potere, erotismo, possesso, sacrificio danaro e ricatti scatenano impreviste pulsioni.
Cos’è Nora? Antesignana testimonianza di lotta femminista o, al contrario, matrimonio sbilanciato in cui il marito Torvald è padre-dominatore e Nora moglie-bambina. Personalmente propenderei per la prima delle due ipotesi. Nora – moglie-bambina e eterna adolescente – sembra dettare le regole nella sua “dorata casa di bambola”. Ma quando il marito la delude, lei decide di abbandonarlo per ritrovare se stessa.
“Non criticare, né definire secondo morale i personaggi, ma lasciarli fluire nei loro impulsi per cercare di svelarne lo smarrimento davanti agli inattesi eventi che la vita presenta”: questa la scelta della messa in scena al teatro Arcobaleno di Roma. Belle le musiche, ed efficace il modo scelto per trasmettere sentimenti (e reazioni) molto forti: una gestualita’ lenta, e quasi da marionetta meccanica. Un vero bello spettacolo!
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