“Rapunzel”(Raperonzolo) è uno spettacolo musicale, liberamente tratto dalla favola dei fratelli Grimm. La storia originale è questa. Una coppia di borghesi attende la nascita di un figlio e lei – incinta – ha voglia di raperonzoli che crescono esclusivamente nel giardino della sua vicina, Gothel. Il marito decide di raccoglierne furtivamente. Gothel – avendolo scoperto – lo costringe una promessa solenne: le affiderà la bimba (una volta nata) in cambio della sua rinuncia a un maleficio. Divenuta adolescente, Rapunzel è rinchiusa in una torre inaccessibile per il resto della sua vita. Sarà poi liberata da un principe di passaggio in modo avventuroso e rocambolesco.
Invece – nella versione in scena al teatro Brancaccio – la coppia borghese è sostituita da una coppia reale (ragion per cui la principessa nascosta è Rapunzel dal magico treccione); la regina e Gothel sono sorelle diverse; il principe di Grimm diventa un ladro che sottrae a corte proprio la corona destinata alla principessa. E lo stesso finale è reinterpretato: v. il pentimento di Gothel e la “nobilitazione” a corte di Phill.
Il musical porta in scena l’eterna lotta tra il bene e il male. La regia è di Maurizio Colombi, che ha già riscosso un gran successo con il musical “Peter Pan” campione di incassi. Le scenografie sono progettate da Alessandro Chiti e rappresentano – con un continuo scambio tra realtà e cartoons – una rilettura dei luoghi e delle ambientazioni della favola classica.
Lorella Cuccarini recita il ruolo della cattiva Goethel: matrigna (vanitosa e ossessionata dal non voler invecchiare) che tiene rinchiusa la piccola Rapunzel per preservare – e tenere tutto per se’ – il suo potere di darle l’eterna giovinezza. “Il ruolo di Goethel – precisa L. Cuccarini – l’ho accettato perché è una cattiva delle fiabe, è divertente, malvagia ma anche grottesca e sensuale, fino ad arrivare alla parte finale dove vive una sorta di redenzione, e malgrado la sua malvagità alla fine dello spettacolo vince. All’inizio quando Maurizio Colombi mi ha proposto di interpretare questo ruolo da antagonista non ho accettato subito, perché era un ruolo molto lontano da me. Ma poi mi sono fidata. E oggi dopo 130 repliche posso dire che la sfida è stata sicuramente vinta”.
Il salvatore di Rapunzel (Phill) è interpretato da un atletico Giulio Maria Corso. Mattia Inverni è l’istrionico segucio che veste anche i panni del Brigante Milord (un ibrido tra uomo e animale) che complementa con la sua magia positiva quella negativa di Gothhel, favorendo l’azione del bene. Perfetta, nel ruolo di Rapunzel, anche Alessandra Ferrari
Con artisti tutti rigorosamente multiruolo, l’interpretazione corale della compagnia è appassionata, piacevole e senza sbavature. Con musica rock e melodica, ballerini, acrobati, cantanti, attori ed effetti speciali (i capelli di Rapunzel lunghi diversi metri si illuminano magicamente; due fiori – Rosa e Spina- coni volti di donna sono parlanti; lo Specchio-verità, ecc. ) la storia che aiuta a riflettere sull’importanza delle cose semplici
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