Ogni volta che guardi il mare, in scena al teatro Lo Spazio (Roma) dal 9 al 21 febbraio 2016, è un bel testo scritto da Mirella Taranto, interpretato (con regia Di Paolo Triestino) dalla bravissima giovane attrice palermitana Federica Carruba Toscano, un vero talento che sempre più si sta affermando nel panorama teatrale.
In scena è Sara, personaggio che richiama Denise, la figlia di Lea Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta, a 35 anni, per ordine del suo compagno.
Palcoscenico e mare, profumo di forno acceso e poche cose indicano una casa in cui da bambini si rideva in estate. In questo contesto – con le sue parole – Sara riesce a far rivivere la madre (il suo amore, il suo coraggio, le sue risate, la sua forza, il suo “non volerci stare”, la sua volontà di dare un futuro alla propria figlia): una donna che (rifiutando di portare la propria bambina di 5 anni in carcere per visitare suo padre) ha rifiutato l’illegalità dei senza legge, in una terra percorsa da violenza, ed è fuggita diventando una testimone di giustizia. Una fuga che le è costato un esilio di solitudine, e privazioni, finché non sarà ammazzata. Ma dalle parole di Sara nasce anche il ritratto di Sara (del suo conflitto di sentimenti, della sua sofferenza, ma anche della sua caparbietà e voglia di non arrendersi) che – come la madre – diventerà una testimone di giustizia. E nasce il ritratto di altre donne, e uomini, di quella realtà calabrese da entrambi rifiutata.
E’ proprio un bello spettacolo – poetico ed epico – che non manca di suscitare forti emozioni.
Silvana Paruolo
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